Scuola, 490 immissioni. Ma è rebus concorsi

Cassanelli, segretaria della Flc Cgil mette in guardia: "Serve l’organico Covid, ci saranno problemi di incapienza per la primaria"

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Manca sempre meno al suono della campanella, ma quando si parla di scuola durante i mesi estivi sono le incognite a dominare la scena. In questo periodo sono partite le procedure per le immissioni in ruolo a tempo indeterminato del personale docente, ma non tutto è oro quello che luccica. Partiamo dai numeri. Il contingente per la Toscana è pari 6397 docenti, per Siena significa che in totale ci saranno 490 immissioni in ruolo. Nel dettaglio "41 insegnanti nella la scuola dell’infanzia (51 con il sostegno) – spiega Anna Cassanelli, segretaria generale Flc Cgil (in alto a destra), - 57 nella scuola primaria (122 con il sostegno). Mentre nella scuola secondaria di primo grado saranno 66 le immissioni in ruolo, che arriveranno a 95 con il sostegno. 184 immissioni in ruolo, invece, alle Superiori, che diventano 218 se si aggiungono le insegnanti di sostegno".

Ma numeri a parte, fra il dire e il fare c’è di mezzo sempre il fattore concorsi. "Sia alle scuole medie sia alle scuole superiori ci saranno dei problemi – spiega Cassanelli -. Noi avevamo due concorsi che erano stati banditi nel 2020, uno di questi, però, non è ancora terminato. Si sta parlando di 27 materie (classi di concorso) in cui le immissioni in ruolo sarà possibile farle solo per la metà dei posti disponibili".

E per quelli restanti? "Ci penseranno i supplenti" risponde Cassanelli. Le graduatorie dalle quali si attinge per le supplenze saranno pronte a fine luglio. "Noi ci aspettiamo che la procedura per la scelta delle nomine a tempo determinato parta dopo il 15 agosto e che quindi riusciremo ad avere le quasi totalità degli insegnati in cattedra almeno dal 31 agosto. Posso già prevedere – sottolinea - che avremo un problema di incapienza delle graduatorie per la scuola primaria, e questo significherà che le scuole dovranno chiamare persone fuori dalla scuola. Stessa sorte per le graduatorie sul sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Qui i posti per il sostegno sono in continuo aumento e purtroppo le graduatorie non sono mai sufficienti a coprire tutte le richieste. È facile prevedere che, come avvenuto negli anni scorsi, si faranno molte meno assunzioni di quelle necessarie – aggiunge - . Si dovrà pertanto fare ricorso, ancora una volta, a decine di migliaia di contratti precari per mettere le scuole in condizione di funzionare".

Ma a preoccupare oltre alle graduatorie, è anche l’organico Covid. "I casi ci sono. Questo organico è indispensabile per restare a fare lezioni in sicurezza. La non conferma per il prossimo anno scolastico ci allarma moltissimo, sopratutto per il personale Ata". Per questo alla luce del nuovo quadro Covid, in vista dell’autunno, i sindacati si chiedono se, stato di emergenza a parte, non sia il caso di mantenere docenti e Ata aggiuntivi, per aiutare le scuole a fronteggiare un altro anno scolastico all’insegna del Covid.

Simona Sassetti