Scontri fra tifosi, Autogrill blindato dall’Arma

Quello di Montepulciano Ovest è stato presidiato ieri fino alle 6. E il punto vendita, a tutela di clienti e personale, alle 23 di domenica ha chiuso

Montepulciano (Siena), 11 gennaio 2023 - Gli scontri fra tifosi all’Autogrill sull’A1 di Badia al Pino, da molti ritenuti una sorta di resa dei conti per l’odio che risale alla tragica morte del supporter napoletano Ciro Esposito nel 2014 a Tor di Quinto per mano di un ultrà romanista, hanno visto un cordone di controlli strettissimo anche all’Autogrill Montepulciano Ovest. La notte scorsa, infatti, si temeva che dopo la partita potessero verificarsi altri problemi oltre a quelli, gravissimi, che già domenica avevano bloccato per 50 minuti l’Autostrada del Sole. Di conseguenza, una ventina di carabinieri sono stati messi a tutela dell’Autogrill in provincia di Siena, che è stato realizzato di recente dopo l’abbattimento di quello originario. A partire dalla tarda serata e fino alle 6 gli uomini dell’Arma sono rimasti nell’area di servizio a controllare che il rientro avvenisse senza intoppi. Per quanto riguarda il punto ristoro, nonostante non fosse stato imposto dalle forze dell’ordine, è stato deciso di chiuderlo. Un’iniziativa propria, conferma ufficialmente Autogrill, per la tutela dei dipendenti e anche dei clienti. Non è del resto la prima volta che accade, anzi è abbastanza consueto quando è previsto un passaggio massiccio di tifosi. La notte è filata via liscia perché molte macchine che entravano a Montepulciano Ovest, direzione sud, capito che era chiuso proseguivano senza fermarsi.

Sono circa 180 gli ultras identificati che sarebbero coinvolti negli scontri di domenica tra romanisti e napoletani a Badia al Pino. In particolare, sono un centinaio gli ultras romanisti identificati a Milano in occasione della gara tra Milan e Roma e 80 i napoletani a Genova, dove si è giocata Sampdoria-Napoli. Sono al vaglio le immagini registrate dalle telecamere del sistema di sicurezza dell’autogrill.Dove c’è ancora paura tra i lavoratori della stazione di servizio. E trapela anche la sensazione che all’arrivo dei tifosi napoletani molti avevano capito che "qualcosa di strano fosse nell’aria". Tanti gli indizi. A partire dai van usati dai tifosi per le trasferte al posto dei pullman, "parcheggiati ovunque nell’area di servizio, e che soprattutto non ripartivano subito dopo una breve sosta". E poi nessuno dei supporter vestiva i colori della propria squadra ma erano tutti con abbigliamento nero e cappucci. "Si sentivano gli accenti, che tradivano la provenienza delle persone, ma i tifosi non erano riconoscibili chiaramente", raccontavano ieri all’autogrill.