Sarteano, tutti in fila per i tamponi

Da Sebastiano, 4 anni, a nonna Laura test per 577 persone, due positivi

Migration

di Federica Damiani

Sebastiano piange. Due grosse lacrime gli rigano il viso. Con la manina fa sapere che ha quattro anni e quando la mamma gli ricorda che un lecca lecca lo aspetta a casa, saluta i volontari della Misericordia. Gli hanno appena fatto il tampone. Seduta su una panchina c’è Laura. Oggi si è truccata e ha messo gli orecchini azzurri. Ha 86 anni. "Sono venuta a fare il tampone perchè è giusto. Io sto bene, non esco mai di casa. Solo qualche volta per andare a comprare le sigarette, quel vizio mi è rimasto – ci racconta –. Ma io vengo da una famiglia di medici e farmacisti. Conosco l’importanza della scienza. E’ un’opportunità per noi sarteanesi e allora stamani sono venuta con la mia badante che viene dalla Bulgaria. Così lo ha fatto anche lei il tampone".

A Sarteano è un giorno speciale. Si è messa in moto una macchina mai vista prima. E’ il week end dedicato allo screening di massa per isolare eventuali soggetti positivi al Covid. E’ un progetto pilota voluto dalla Regione. Il primo test è stato fatto a Campo dell’Elba ma questo, su base volontaria, ha già raggiunto 2100 iscritti su circa 5000 residenti. In Piazza sono stati montati dei gazebo a proteggere 9 corsie dedicate ai cittadini che si sottoporranno al test rapido.

In ogni corsia si è in grado di fare 120 tamponi al giorno, uno ogni 4 minuti. Alle 12 di ieri nessuno era ancora risultato positivo. Nel caso succedesse entro due ore gli verrebbe comunicato via sms, subito dopo fatto il test molecolare e partirebbe poi il tracciamento come da prassi. Ci sono 24 medici di medicina generale e alcuni volontari in pensione, 3 infermieri della cooperative, 8 pediatri, 6 infermieri della ASL e altri infermieri delle case di riposo. I loro turni durano 4 ore. Ognuno ha un ruolo. A coordinare tutti una giovane dottoressa, Giulia Della Ciana, medico di base di Chiusi. Gli applausi sono per lei. E’ accanto al dottor Falomi, pensionato.

"Devo a lui tutto quello che ho imparato" dice la dottoressa. Come a dimostrare che dietro ai numeri e ai ruoli ci sono le persone e oggi le persone fanno la differenza. C’è l’orgoglio dei medici in pensione che hanno voluto dare il proprio contributo. Luciano Valdambrini di Montepulciano, r Giorgio Ciacci di Sarteano sorridono con gli occhi, dietro la mascherina.

Il primo a fare il test rapido, ieri, è stato il sindaco Francesco Landi. "Devo ringraziare I miei concittadini. Non osavo sperare che aderissero così tanti – ha dichiarato ieri– Sarteano è un Comune colpito dal Covid. Abbiamo ancora 27 positivi e 19 nella casa di riposo delle suore, fortunatamente tutti circoscritti. Quando le Istituzionie e il volontariato si uniscono si ottengono sempre grandi risultati come il progetto ‘Territori sicuri’. Questo screening è voluto anche per gli imprenditori che stanno soffrendo economicamente. Dobbiamo uscire presto da questa condizione di disagio. Vorrei infine stigmatizzare il comportanto di chi, in un momento di sofferenza collettiva, sta minando la tenuta di questo governo. Spesso sento parlare di sanità fatta a pezzi. Non è sempre così e questa ne è la dimostrazione". Anche Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, ha voluto essere presente. "Ancora non sappiamo se questo screening verrà proposto anche ad altri Comuni – ha sottolineato – il criterio seguito dall’azienda regionale è complicato. Tiene conto del numero dei casi, del numero dei nuovi positivi e della velocità con cui si manifestano. Se vedo un limite nel nostro sistema non è legato ai posti letto ma è relativo al personale. Abbiamo investito 800 milioni di euro per affrontare l’emergenza Covid, abbiamo assunto 350 nuovi infermieri e vorremmo assumere personale medico, ma non ce n’è. Sarei pronto a firmare oggi l’assunzione di 50 anestesisti, se potessi... Credo sia stata una grande lezione per noi. Abbiamo compreso l’importanza della sanità pubblica. Un patrimonio che non può e non deve andare disperso. Magari in futuro, si potrà centralizzare la stessa attenzione sui malati cronici. Nella nostra Asl abbiamo sempre continuato a fare terapie e interventi necessari". Il bilancio della prima giornata parla di 577 tamponi effettuati e 2 casi di positività accertati. Oggi gli interessati si sottoporranno al tampone molecolare di verifica.