Sanità, undici mesi per una mammografia

Ma l'Azienda ospedaliera universitaria si difende: "Se il controllo è dopo un anno deve chiamare il cittadino"

Mammografia (foto d'archivio)

Mammografia (foto d'archivio)

Siena, 23 maggio 2018 - «Il cittadino rimane male quando si sente rispondere che per effettuare una mammografia di controllo per i noduli al seno l’attesa è quasi di un anno. E’ accaduto a mia moglie – racconta P.P., che abita in un centro della Valdarbia – e ho voluto segnalarlo. Dicono che la sanità in Toscana è un’eccellenza ma ho sentito che in Puglia in sette mesi ottengono l’accesso». Poi racconta che la chiamata è stata fatta al Centro unico di prenotazione dalla moglie il 27 aprile scorso e la mammografia sarà effettuata alle Scotte il 19 marzo 2019. Undici mesi. Un’eternità.

«In caso di noduli o altre lesioni da controllare – rilancia l’Azienda ospedaliera universitaria – presumibilmente benigni, a giudizio del medico e in base all’età (secondo le linee guida da 40 a 49 anni annuale e dai 50 anni biennale), se il controllo è entro sei mesi è il dottore stesso della Senologia a prenotare direttamente il controllo per la paziente. Se invece l’accertamento va effettuato dopo un anno oppure due, sarà il cittadino a telefonare al Cup o anche alla Senologia, che ha accesso alle liste del Centro unico di prenotazione, per fissare l’appuntamento a lunga scadenza». Di più. «Al termine di ogni visita ambulatoriale – aggiunge l’Azienda – è importante prenotare sempre il successivo controllo e ritirare il promemoria cartaceo della futura visita, unitamente alla relazione medica». Resta fermo che in caso di sospetta neoplasia, ci si può rivolgere al Cord (Centro oncologico di riferimento dipartimentale) il quale, presentando una richiesta medica per esami senologici urgenti, garantisce la prima visita entro 72 ore.