San Quirico, centra auto in sosta: giù il muro di una casa

"Svegliati da un boato , pensavamo al terremoto", dice il proprietario. L’automobilista fugge: rintracciato grazie alla targa persa

L'auto tamponata che ha sfondato il muro

L'auto tamponata che ha sfondato il muro

San Quirico d'Orcia (Siena), 20 gennaio 2020 - «Il terremoto, ecco quale è stato il primo pensiero. Oppure lo scoppio di una bombola di gas. Un botto tremendo", ricostruisce Amos Vigni, proprietario della villetta dentro la quale, la notte scorsa, è finito un furgoncino centrato da una macchina che poi è fuggita. "Ci sono anche i i cassonetti della spazzatura qui vicino, ho pensato che potessero aver preso anche quelli. E invece quando mi sono affacciato ho capito che c’erano state visite nel mio giardino". Un episodio che ha svegliato la famiglia Vigni nel cuore della notte, cinque minuti prima delle 3. E che si è concluso, fortunatamente, con l’individuazione di chi si trovava al volante dell’auto che, probabilmente avendo ecceduto con l’alcol, ha causato il disastro che anche ieri tutti potevano vedere nel cuore del paese. I carabinieri del Radiomobile della compagnia di Montalcino stanno intanto svolgendo ulteriori approfondimenti, visto che l’extracomunitario, da una vita in Val d’Orcia, ha rifiutato di sottoporsi all’alcol test quando i militari hanno bussato alla sua porta.  

E’ successo al civico 10 di via Sano di Pietro. Una bella zona residenziale di San Quirico. "Ero in casa, a letto, con mia moglie e c’era anche mia figlia. Siamo stati svegliati da un boato", racconta Vigni. "Mi sono subito affacciata alla finestra e visto che nel giardino c’era una macchina. Mi sono vestita scendendo per vedere se qualcuno aveva bisogno di aiuto. Fortunatamente il Peugeot furgonato che appartiene ad una famiglia che abita qui era vuoto. Facile intuire che qualcuno l’aveva tamponato così forte da spingerlo contro il nostro cancello e il muretto, entrambi sventrati. Non ho perso tempo chiamando subito i carabinieri di Montalcino", racconta la figlia Emanuela.  

Della macchina ‘pirata’ nessuna traccia. Poi il colpo di fortuna. "Nell’urto violento aveva perso la targa. Così l’abbiamo raccolta e consegnata ai carabinieri che sono arrivati nel giro di cinque minuti. Altrimenti sarebbe stato quasi impossibile individuare gli autori", aggiunge la donna. I militari ilcinesi infatti si sono messi all’opera e, sono bastate alcune verifiche per risalire al proprietario, un uomo di origini marocchine. Che, come detto, ha rifiutato l’alcol test. Ma che dovrà rispondere dei danni fatti all’abitazione e della fuga dopo l’incidente. "Ci vorranno almeno 5-6 mila euro per rimettere a posto – conclude Amos Vigni –, senza contare quelli al Peugeot furgonato. Soprattutto, è accaduto di notte e non c’era nessuno. Ma se ci fosse stato qualcuno di noi in giardino oppure persone a passeggio?" © RIPRODUZIONE RISERVATA