
di Romano Francardelli
Se nella bassa Valdelsa per frenare il contagio virale c’è bisogno di rafforzare i controlli, questa realtà nella silenziosa San Gimignano è stata superata fin dall’inizio della pandemia. Cittadini disciplinati. Non gira anima viva in centro storico e nella periferia se ne contano poche di persone in giro. Ma c’è chi controlla da qualche finestra e avverte per telefono la Municipale della sosta ‘selvaggia’ di due o tre innocenti auto in piazza della Cisterna. Roba da non credere.
E’ il sindaco Andrea Marrucci a fare il quadro e il punto di una situazione piuttosto "complessa ma sotto controllo"."Afferma". Il bilancio fa riflettere "con 46 persone positive e oltre 100 in quarantena. Dall’inizio pandemia 258 contagi, 207 guariti e purtroppo 5 decessi". Purtroppo. L’altro giorno il record di 50 positivi, e poco dopo quattro guariti. Per la scuola di Ulignano ricorda Marrucci: "Aono sospese le attività scolastiche dell’Infanzia e della Primaria di 130 bambini con la Asl ha da subito attivato la profilassi e siamo in attesa dei risultati dello screening. Salvo diverse indicazioni alunni, docenti e personale dovrebbero poter tornare in classe dal 13 marzo; ma nel plesso di Ulignano è stata riscontrata una variante al Covid e la profilassi potrebbe richiedere più tempo. Per questo motivo, nel ringraziarle per la collaborazione prestata ricordo alle famiglie di seguire le indicazioni ed i comportamenti prescritti dall’azienda sanitaria e, ancora una volta, grazie a tutti gli operatori sanitari per il grande lavoro quotidiano".
Come vive la comunità in questa fase?
"Scoramento. Ma non dobbiamo arrenderci. Conosciamo il virus, sappiamo come comportarci, stanno arrivando i vaccini. Senza i quali non ne usciremo. Serve uno scatto deciso. Ci siamo accorti di come l’Europa fosse impreparata industrialmente, non in grado di produrre un vaccino, dipendendo da altri contesti, come Stati Uniti o Regno Unito. Bene ha fatto il Governo Draghi ad alzare la voce su questo. Tuttavia c’è scoramento tra imprese, lavoratori e famiglie perché ancora non si vede qual cambio di passo auspicato sulle vicende economiche più urgenti".
Per i ristori?
"Sono mesi che si discute del decreto legge ristori. Si superano finalmente i codici Ateco, ma i primi assegni si annunciano entro la fine aprile, non proprio domani. Così come non c’è niente ancora sui congedi parentali, mentre il nuovo DPCM introduce l’automatismo zone rosse-scuole chiuse".
Per le famiglie?
"Su questi aspetti come sulla cassa integrazione, serve più certezza e più rapidità d’azione".