Il pranzo con Salvini rinviato. I tre dossier del sindaco De Mossi

Giunta, Siena calcio in serie B, MontePaschi: le idee del vicepremier

 Il vicepremier Matteo Salvini a Palazzo Pubblico con il sindaco Luigi De Mossi

Il vicepremier Matteo Salvini a Palazzo Pubblico con il sindaco Luigi De Mossi

Siena, 19 agosto 2018 - IERI non era il giorno giusto per una grande festa a cena. Il dolore per la tragedia di Genova avrebbe spento molto l’entusiasmo dei 600 convitati al Principino di Viareggio, a tavola per celebrare i successi elettorali della Lega e del centrodestra in Toscana. Si ritroveranno in tanti a pranzo, a capotavola ci sarà Matteo Salvini. Molti degli invitati hanno già ascoltato il «capitano della Lega» ieri sera alla Versiliana, intervistato da Minzolini. Oggi, dopo pranzo, Salvini darà vita a un talk show, intervistato dal direttore de La Nazione, Francesco Carrassi.

Sarà il pranzo al Principino l’occasione per il tanto atteso incontro tra il sindaco De Mossi e Salvini. I tre dossier che l’avvocato illustrerà al capitano sono facili da riassumere.

IL PRIMO è, ovviamente, quello della giunta. Dopo lo scivolone della scelta di Nicoletta Cardin, assessore al decoro per poche ore, la Lega non può sbagliare di nuovo. Anche se il coordinatore Manuel Vescovi l’ha spuntata: lui e De Mossi sottoporranno a Salvini l’architetto Silvia Buzzichelli, fiorentina, un incarico a Pitti Immagine. Quel posto toccava ai leghisti, i militanti della prima ora non avrebbero gradito che fosse occupato da un’esterna. Così ha prevalso Silvia Buzzichelli, consorte del segretario della lega nella Piana Fiorentina.

SECONDO DOSSIER, il Siena calcio. Già ieri sera Salvini ha riacceso le speranze delle squadre escluse dopo il blitz del commissario Fabbricini. «Ho sottoposto il problema al sottosegretario con delega allo Sport, Giorgetti. Troveremo una soluzione». è ciò che spera il sindaco De Mossi, pronto a querelare per abuso d’ufficio un commissario che scade tra due mesi e che ha deciso da solo di ridurre la serie B a 19 squadre, cancellando le speranze di ripescaggi.

Il terzo dossier è il più delicato. Il sindaco di Siena sonderà il vicepremier per conoscere le intenzioni del Governo sul Monte dei Paschi. Dopo le «sparate» in campagna elettorale contro l’attuale management sulla Rocca e i siluri del deputato Claudio Borghi, De Mossi chiederà lumi. E consiglierà, con il massimo rispetto dei ruoli, di non scatenare ribaltoni sulla Rocca, senza avere nomi di riserva di valore. Il Monte non è la Rai, non può permettersi nel mezzo di un piano di ristrutturazione complesso, una scelta sbagliata.