Rubano nelle case con la scusa della frutta

Due truffatori campani scoperti e denunciati dalla polizia per aver tentato un raggiro nella zona di Monteriggioni .

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Li abbagliano con la scusa della frutta. Ma è solo uno specchietto per le allodole. Serve ad agganciare l’anziano. E a tentare di entrare in casa per appoggiare la cassetta, in realtà per portare via preziosi o denaro. La truffa delle arance, delle pesche o dei meloni. I frutti variano a seconda della stagione. Sì, perché non è la prima volta che un trucchetto del genere viene messo in opera. Sempre da persone provenienti dalla Campania. Com’è accaduto anche questa volta con un raggiro sventato grazie alla prontezza di una donna che ha annotato la targa del furgoncino e all’intervento rapido delle Volanti della polizia. Il cerchio si è chiuso con la denuncia di un 34enne e di un 24enne che arrivavano dalla provincia di Napoli per tentata truffa. Di più. Il questore Costantino Capuano ha emesso una misura di prevenzione nei confronti dei due alla luce dei numerosi precedenti a loro carico. Un foglio di via a seguito del quale non devono fare ritorno a Siena per tre anni.

Gli anziani, a forza di subire raggiri, ormai sono all’erta. Tanto che, qualche giorno fa, al 113 della questura arrivano diverse telefonate. Il tenore è simile: nei pressi di Monteriggioni ci sono due uomini con un furgoncino bianco che con la scusa di vendere cassette di frutta cercano di fare amicizia con i pensionati. Un comportamento aperto e festoso. Fanno credere di essere intimi dei familiari, oppure loro vecchi conoscenti. A volte per non fare la figura degli smemorati evitano di ammettere che, in realtà, non sanno i nomi. Non li hanno proprio mai visti. E’ una sorta di ‘cavallo di Troia’ di cui si servono per entrare nelle case. Il pensionato non sta sulla difensiva, accetta di farsi portare la frutta in casa. Ma una volta all’interno sono abili a scovare soldi e preziosi da rubare. Senza contare che i prodotti vengono venduti a cifre esagerate. Altro che risparmio.

A mettere in fuga i truffatori è stata una donna che ha annotato, come detto, la targa del furgoncino per comunicarlo alla polizia. I due allora sono fuggiti. Ma grazie anche al sistema di videosorveglianza di cui la città è dotata hanno trovato il furgone. Li hanno raggiunti e portati in questura dove è scattata la denuncia alla procura. La polizia intanto raccomanda guardia alta e chiamare le forze dell’ordine in caso di sospetti.

Laura Valdesi