Clonano la mail del ristoratore e chiedono denaro a nome suo

«Sono in Africa senza soldi per tornare». Ma è una truffa

Polizia (Foto di repertorio)

Polizia (Foto di repertorio)

Siena, 17 giugno 2017 - «STO IN VIAGGIO d’affari ma le cose qui non sono andate in buon fine…. ho bisogno di un prestito di 900 euro. Te li dò dopo tre giorni al mio ritorno…. Posso contare su di te?». Poche righe di una mail scritte in un italiano incerto che però arrivano da un mittente conosciuto. Già questo fa scattare un campanello d’allarme. Infatti non è lui che scrive anche se l’indirizzo di posta elettronica è proprio il suo. Si tratta di un tentativo di truffa via Internet dove colui che scrive adduce come scusa una situazione di difficoltà, magari all’estero come in questo caso, per farsi mandare soldi o dati bancari con la promessa di restituire il denaro prima possibile.

QUESTO fenomeno, ormai purtroppo molto diffuso, si chiama con una parola inglese: phishing. Ne è stato vittima suo malgrado anche Renzo Petricci, proprietario di un noto ristorante albergo a Palazzetto, nel comune di Chiusdino. Giovedì scorso ha fatto l’amara scoperta. Ignaro di quanto stesse accadendo, il signor Petricci ha iniziato a ricevere i primi messaggi preoccupati da parte di conoscenti e amici che avevano ricevuto le mail del «finto Renzo».

«A QUEL PUNTO ho provato ad entrare nella mia casella di posta elettronica – racconta – ma non potevo più accedere all’account». L’account era stato, infatti, violato dai truffatori che avevano cambiato la password. Così ben 1350 dei circa 2000 contatti in rubrica avevano ricevuto la richiesta. Cinquanta pagine di messaggi che sono stati in seguito recuperati.

LA MATTINA seguente la denuncia alla polizia postale, trasmessa alla Questura e per conoscenza ai Carabinieri. «Mi hanno spiegato – continua – che questo fenomeno c’è da circa cinque anni». Comprensibile la sua amarezza. «E’ una brutta sensazione – dice – perché ti senti come se fossero entrati dei ladri». Su come siano riusciti a clonare la mail non c’è un’ipotesi precisa.

«STO ATTENTO con le password – dice - ma di sicuro d’ora in avanti lo sarò ancora di più. Tutti dovremmo esserlo». Lunedì mattina, seguendo le istruzioni sul portale, è riuscito a rientrare nel suo account ed è potuto così tornare a scrivere e leggere la sua posta. «Ho iniziato a ricevere di nuovo tutto regolarmente», dice con soddisfazione. E scherza «Appena ho aperto la posta – ride – sono arrivate puntualissime anche le comunicazioni delle tasse!». Contro di esse non c’è phishing che tenga.