Ristoratori e Comune, scoppia la pace

Segnali positivi dall’incontro tra esercenti e amministrazione. Canosci: "Disponibilità del sindaco di fronte alle nostre richieste"

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Stefano Canosci, tra i coordinatori del gruppo ’Risto & Bar a Colle’.

di Marco Brunelli

Pare essere scoppiata la pace tra amministrazione comunale e ristoratori di Colle: dopo le proteste e le manifestazioni di inizio estate, e dopo il duro botta e risposta di poche settimane fa, la riunione tenutasi lunedì in Comune tra il sindaco Alessandro Donati e numerosi proprietari e gestori di bar e ristoranti sembra aver riportato il sereno: "È stato un incontro molto positivo", spiega Stefano Canosci, detto ‘Chicco’, uno dei coordinatori del gruppo ‘Risto & Bar a Colle’, che cerca di aiutare gli esponenti della categoria a superare l’attuale periodo di crisi.

"Il sindaco – afferma Canosci – si è dimostrato molto disponibile e attento alle nostre richieste, disposto a ricercare con noi delle soluzioni valide. Usciamo da questa riunione soddisfatti, anche se ci siamo dati del tempo per verificare che tutto proceda". Molti i punti affrontati nel corso del lungo colloquio, che hanno chiarito alcuni dei dubbi espressi dai ristoratori nelle scorse settimane: "Abbiamo parlato dei finanziamenti che ci avevano promesso – spiega Canosci – È uscito il risultato del bando e il sindaco ha confermato che per le attività con le richieste in regola i pagamenti arriveranno presto. I soldi avanzati, poiché alcune delle richieste non sono state approvate, saranno comunque reinvestiti per le attività. Per quanto riguarda la Tari, ha detto di aver capito che sia per i cittadini che per le attività le cifre non sono sempre giustificate, e che come amministrazione hanno deciso di realizzare un tavolo per portare avanti le nostre richieste verso SEI Toscana".

I ristoratori hanno presentato le loro richieste e le loro preoccupazioni per il futuro, e, a quanto racconta Canosci, hanno trovato orecchie attente nel primo cittadino di Colle: "Abbiamo forti incertezze riguardo all’inverno – racconta –. Se dal 4 ottobre il DPCM dovesse rimanere rigido, ci ritroveremmo all’interno dei locali con un numero di posti dimezzato, quando non sarà più possibile per la temperatura far mangiare all’esterno. Anche su questo il sindaco si è dimostrato positivo, è convinto che l’emergenza andrà a finire e che il prossimo regolamento sarà più elastico. Ma nel caso si è dichiarato pronto ad aiutarci a trovare delle soluzioni. Lo stesso per il suolo pubblico: abbiamo spiegato che le scelte fatte per l’estate ci sono sembrate molto interessanti: la gente ha vissuto molto di più la città grazie ai tavolini all’esterno dei locali. Il sindaco ha detto che punteranno, Covid o non Covid, a rinnovare le concessioni estese del suolo pubblico anche per la prossima estate, perché anche loro le hanno trovate valide".