Frequentazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica e musica fuori controllo. Sono questi, in sintesi, i motivi che hanno portato il questore di Siena, Pietro Milone, a sospendere la licenza di un noto locale del centro della città. Per il gestore si tratta del secondo provvedimento ricevuto in meno di quattro mesi. Lo stop durerà per otto giorni a partire da ieri: si tratta di un provvedimento che rientrano nel ventaglio di strumenti a disposizione del Questore per tutelare l’ordine pubblico ai sensi dell’articolo 100 del Tulps. Ma soprattutto è un segnale chiaro degli uffici di Milone: sulla movida selvaggia non saranno tollerati strappi.
L’episodio finito nel mirino della Questura risale allo scorso 23 dicembre quando, a seguito di alcune segnalazioni per rissa, alcuni equipaggi della Volante e dei carabinieri e della Municipale, sono intervenuti in via Banchi di Sopra. Solo il tempestivo intervento degli agenti, in quell’occasione, consentì di sedare la lite violenta scaturita all’esterno del locale tra diversi avventori. A farne le spese era stato un ristoratore che, poco prima, aveva ripreso gli avventori, una ventina di giovani.
La decisione di sospendere nuovamente la licenza, a meno di 4 mesi da un precedente provvedimento disposto per sei giorni, è maturata anche a seguito delle accertate violazioni della normativa sulle immissioni acustiche notturne, verifiche effettuate dalla Questura con la collaborazione dell’Arpat.
Il decreto, caratterizzato da specifiche finalità di prevenzione del pericolo, priva le persone pericolose di un luogo di aggregazione abituale, impedendo il protrarsi di una situazione che potrebbe generare turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini. Ma si tratta anche di un cartellino giallo, dopo il quale, le misure come previsto dalla legge potrebbero diventare ancora più pesanti.
Anche durante questo week end andranno avanti i controlli svolti dalle forze dell’ordine su movida molesta e rispetto delle normative anti Covid. Bevitori da competizione avvisati, mezzi salvati.