Rinasce il Castello di Montarrenti Idea cooperativa di comunità

Il sindaco di Sovicille annuncia l’intenzione di prendere in concessione dalla Provincia la struttura

Rinasce il Castello di Montarrenti  Idea cooperativa di comunità

Rinasce il Castello di Montarrenti Idea cooperativa di comunità

Nella prospettiva di assumere la gestione del Castello di Montarrenti (oggi in proprietà e in gestione della Provincia), il Comune di Sovicille ha organizzato sabato scorso una giornasta ad hoc. Un primo incontro aperto alla cittadinanza, per una progettazione partecipata e condivisa sulle attività da sviluppare per restituire il luogo alla fruizione della comunità e per individuare modalità di gestione sostenibili nel tempo.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto partecipativo "Castello e Comunità" realizzato con il sostegno della Regione Toscana che si svilupperà attraverso una serie di altri incontri che si terranno tra maggio e settembre. "Il Comune di Sovicille ha in programma di acquisire in concessione dalla Provincia di Siena il Castello di Montarrenti - spiega il sindaco Giuseppe Gugliotti - per renderlo di nuovo fruibile e farne un volano per lo sviluppo turistico del territorio. Raccogliendo anche le suggestioni e le proposte arrivate dai nostri cittadini, l’obiettivo che vogliamo perseguire è quello di valorizzare a beneficio di tutta la comunità questo splendido immobile, che è corredato anche dai terreni agricoli e boschivi che si estendono per quasi 50 ettari. Montarrenti ha delle potenzialità straordinarie come luogo per ospitare attività culturali ed eventi, concerti e spettacoli teatrali, incontri fra associazioni, progetti di carattere sociale ed educativo, quali ad esempio campi solari, ma anche matrimoni e feste. Elemento importante del recupero del castello sarà la ripresa di quegli scavi archeologici che rappresentarono, negli anni 80, una pietra miliare nella storia medievale del nostro territorio, con la prospettiva dell’allestimento, in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena e dell’Università per Stranieri, di un percorso museale multimediale che sia testimonianza scientifica e, insieme, veicolo divulgativo a misura anche dei più giovani".

"Ma tutto questo ha senso se diventa davvero espressione di una comunità – prosegue il sindaco Gugliotti- ecco perché abbiamo pensato di attivare un percorso partecipativo che, con il contributo di tutti, ci porti a conoscere più approfonditamente il castello, la sua storia e le sue potenzialità; confrontare progetti, idee e prospettive per la sua fruizione e per la sua valorizzazione. Infine, attraverso il processo partecipato, sarà importante individuare modalità di gestione sostenibili nel tempo. A tal scopo, la costituzione di una cooperativa di comunità potrebbe essere una proposta interessante da vagliare".