"Dammi 5 euro per posteggiare", le richieste dei giovani bulli

Ventenne condannato a 2 anni e 6 mesi: tentata estorsione. Un altro scrive lettere di scuse alle vittime

Bulli per raccogliere qualche spicciolo (Foto d'archivio)

Bulli per raccogliere qualche spicciolo (Foto d'archivio)

Siena, 28 aprile 2021 -  Una storia di bullismo. Nata quando la pandemia ha allentato la morsa, la scorsa stagione, consentendo ai ragazzi di uscire. E di tornare a vivere. Magari anche a compiere eccessi giovanili che poi comportano strascichi giudiziari. Come nel caso di tre ragazzi valdelsani, due dei quali accusati di tentata estorsione. Nel mirino un nutrito gruppo di coetanei, soprattutto colligiani, che bullizzavano e a cui chiedevano denaro. Piccole cifre, di solito 5 euro. Una vicenda che ricorda la baby gang senese di piazza del Mercato anche se non si parla in questo caso di banda. Il gruppo del centro storico della nostra città anche per un solo euro metteva le mani addosso agli adolescenti, li minacciava con il coltello per ottenere il loro silenzio. Guai se parlavano. 

Niente oggetti contudenti, nel caso valdelsano. Però comportamenti che gli investigatori hanno definito fastidiosi. Come chiedere, appunto, piccole somme di denaro ai coetanei per evitare ritorsioni o vessazioni, come il furto di oggetti personali oppure piccole ma fastidiose violenze private. Il palcoscenico era il parcheggio di Poggibonsi dove spesso i ragazzi di Colle lasciavano il motorino per poi trascorrere la serata in città. L’inchiesta, condotta dai carabinieri di Poggibonsi, è stata coordinata dal pm Valentina Magnini. E adesso, chiuso il cerchio, in tre sono finiti davanti al gup. Uno dei ventenni, di Poggibonsi, difeso da Deborah Da Vela, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato rivendicando che si è trattata di una bravata. Che forse era meglio evitare ma non aveva certo i contorni di un reato così grave come quello contestato. Il gup Rocchi l’ha condannato a 2 anni e 6 mesi (pena sospesa) per estorsione e rapina, solo tentate. Nessuna delle vittime si è comunque costituita parte civile. Per gli altri la partita giudiziaria è ancora aperta. E si definirà nei prossimi giorni. In un caso è stata chiesta la messa alla prova, trattandosi di un profilo di minore entità, in un altro potrebbe forse arrivare il patteggiamento. Poiché Rocchi si è pronunciato già sul caso è diventato incompatibile e dunque cambierà giudice. Uno dei giovanissimi, difeso dall’avvocato Luigi Moscarino, ha già inviato alcune lettere di scuse per l’accaduto e, per quanto poteva, ha dato piccoli risarcimenti a tre persone. Un gesto di buona volontà di cui il giudice certo terrà conto.