Riaprono le piscine, timori per le palestre

Da lunedì riparte in anticipo anche all’aperto la stagione all’Acquacalda. Le strutture di fitness: "L’estate è un periodo con pochi clienti"

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C’è un motivo se le piscine, in un mondo ‘normale’ aprono a metà giugno e non a metà maggio. Ma la normalità, purtroppo, di questo mondo non lo è più, da quando il Covid lo ha stravolto. E allora la riapertura, possibile grazie al passaggio in zona gialla, viene a essere un gesto dallo scopo più ’sociale’ che altro. Un messaggio di speranza e comunque di vicinanza alla comunità.

"Apriremo la struttura dell’Acquacalda lunedì – spiega Simone Pacciani, presidente Uisp – Sia la vasca esterna per tutti che la vasca interna per i disabili e per gli atleti agonisti a livello nazionale. Gli spogliatoi saranno a disposizione, mentre le docce, ancora, non potranno essere utilizzate. E, ovviamente, ci atterremo a tutte le disposizioni anticontagio previste, dalla misurazione della temperatura, alla collocazione degli ombrelloni, al numero di persone in piscina. Gli spazi sono talmente ampi che ci permettono di riaprire nella massima serenità, nel rispetto della salute di chi viene". "Gestire un impianto natatorio è complicato a livello economico – afferma Pacciani – e sappiamo che i prossimi quindici-venti giorni saranno di sofferenza. Già nel 2020 l’affluenza è stata minore rispetto al 2019 e sappiamo che il timore della gente potrebbe far calare i numeri anche oggi. Ma la nostra speranza è che già dal prossimo mese si possa tornare a una quasi normalità. Ripartire significa proprio questo: lanciare un messaggio, far capire che in piscina si può andare, nella massima sicurezza". "Abbiamo deciso di riaprire anche per i disabili – prosegue – e per i dipendenti che al momento sono a casa. Insomma, sono tanti i fattori da tenere in considerazione. Vogliamo far vedere che siamo vivi, che la macchina è in moto: potremo definirlo un investimento sulla socialità". La piscina di piazza Amendola, invece, rimarrà chiusa: nessuna indicazione su quando potranno riaprire le vasche al chiuso.

E l’incertezza, per quanto la data ufficiale di riapertura sia quella del 1 giugno, regna anche nel mondo delle palestre. "Sappiamo la data – spiega Riccardo Fontani della Physical Center – ma non ci sono ancora state fornite indicazioni sulle diverse disposizioni da rispettare, ovvero il distanziamento, il contingentamento, l’utilizzo degli spogliatoi e delle docce. Dovrebbero arrivare a breve. Tanto più che per le palestre, questo è un periodo ‘morto’, lavoriamo 15 rispetto agli altri mesi. Spero di sbagliarmi, ma temo che le persone decidano di rimandare a settembre…". "Noi comunque siamo pronti – aggiunge – abbiamo sempre rispettato le normative, dovremo semmai sanificare di nuovo tutti gli spazi". Dopo la prima chiusura generale, nel febbraio del 2020, con il dpcm entrato in vigore il 25 maggio successivo, palestre e piscine hanno potuto riaprire per tutta l’estate fino al 26 ottobre, quando un nuovo decreto, a seguito del numero dei contagi, ha disposto il nuovo stop. Le palestre si sono quindi organizzate con corsi all’aperto. "Da ottobre non ci siamo mai fermati – dice Devid Rosi della President – per questo quando potremo aprire saremo prontissimi. La data è quella del 1 giugno, ma non dimentichiamo che tutto dipende da come si evolverà la curva epidemiologica nei prossimi giorni e quindi se rimarremo in zona gialla".

Angela Gorellini