Regionali, Giani cerca la spinta da 186 sindaci

Appuntamento oggi alla rocca di Montestaffoli di San Gimignano per stringere il filo diretto con i territori

candidato presidente Eugenio Giani nei giorni scorsi è stato più volte a Siena

candidato presidente Eugenio Giani nei giorni scorsi è stato più volte a Siena

Siena, 10 settembre 2020 - Nei giorni scorsi era toccato a Susanna Ceccardi, presentare gli amministratori del centrodestra al suo fianco, compresi molti sindaci di capoluoghi. Una novità, per un centrodestra da sempre storicamente debole nelle elezioni amministrative in Toscana, ma che negli ultimi anni ha preso la guida delle maggioranza dei capoluoghi di provincia. Oggi sarà la volta di Eugenio Giani: a San Gimignano, alla rocca di Montestaffoli, lancerà l’appello in suo favore sottoscritto da 186 primi cittadini, con tanto di maxi foto collettiva con tutti coloro che riusciranno a essere presenti.

Nei prossimi giorni il candidato del centrosinistra replicherà in un evento pubblico con i sindaci di Firenze, Prato, Empoli, ma l’iniziativa di oggi vuole dare il senso di un coinvolgimento ampio e a tutti i livelli di quei sindaci che, negli ultimi mesi più che mai, hanno rappresentato un terminale diretto per ogni problema dei cittadini in una fase particolarmente complessa. Del resto Giani si è sempre fatto un punto di vanto di aver fatto tappa almeno una volta in tutti i 273 comuni della Toscana, nel suo quinquennio da presidente del Consiglio regionale. Ora, a dieci giorni da un voto che quasi tutti gli ultimi sondaggi danno come affatto scontato, ecco l’appello firmato da tanti sindaci. "Auspichiamo – si legge nel documento – che il prossimo governatore della Toscana possa essere un primus inter pares tra i sindaci, un amministratore competente che conosca profondamente le potenzialità che può esprimere il suo capoluogo così come il più piccolo centro urbano, rurale o marittimo. Il profilo politico, istituzionale ed umano giusto per questa nuova fase della Regione Toscana è Eugenio Giani, l’uomo che ha visitato ciascuno delle nostre comunità, che conosce ogni angolo del nostro territorio e che, nel suo ruolo di presidente del Consiglio regionale, è stato vicino ai veri bisogni dei nostri cittadini, senza mai risparmiarsi ogni volta che lo abbiamo cercato".

Nell’ottica della ripartenza, si afferma nell’appello (dal titolo, non a caso, ‘Ripartiamo. Insieme’) che "i Comuni della Toscana sono pronti a sostenere questa sfida in nome dei valori di democrazia, antifascismo, tolleranza e giustizia sociale, di parità di genere e lotta a qualunque rigurgito razzista che si possa affacciare nella nostra società. Le nostre municipalità sono pronta a scrivere una nuova pagina di civiltà della Toscana insieme a Eugenio Giani presidente della Regione Toscana".

Lunedì, a Pisa, la carta degli amministratori era stata giocata da Susanna Ceccardi. Numeri diversi, ovviamente, ma è anche vero che fino all’ultima tornata regionale sarebbe stato impensabile un tale schieramento di sindaci, dei partiti tradizionali o civici, a fianco di un candidato del centrodestra. Semplicemente perché non c’erano. E quando ha detto "adesso siamo pronti a governare", Ceccardi ha potuto guardare una nuova schiera di amministratori: da De Mossi a Tomasi di Pistoia, al padrone di casa e promotore dell’evento Conti di Pisa, agli altri. Sulla sc ia di quello che ha affermato il sindaco di Siena: "Il cambiamento è necessario perché dà stimoli a tutti, anche alla sinistra". Del resto la stessa Ceccardi ha iniziato la propria avventura politica come sindaco leghista della propria città, Cascina. E lì ha cercato nuove energie e spunti, come Giani farà oggi simbolicamente con l’appoggio di 186 amministratori a San Gimignano.  

o.p.