Rapina in tabaccheria a Chiusi: arrestato un bandito

L’uomo, straniero ma da tempo residente in Italia, ora è in carcere Il fermo dei carabinieri convalidato martedì dal gip Buccino Grimaldi

Blitz  dei carabinieri

Blitz dei carabinieri

Chiusi (Siena), 13 febbraio 2020 - «Auspico che il lavoro dei militari dell’Arma possa assicurare il criminale alla giustizia nel minor tempo possibile". Così il sindaco di Chiusi Juri Bettollini riferendosi alla rapina con sequestro di persona avvenuta sabato sera nel paese di Porsenna, intorno alle 22, ai danni di una tabaccheria. Un appello che non è rimasto inascoltato. Visto che un malvivente si trova già in carcere a Santo Spirito per concorso in rapina. Una persona straniera che da tempo, tuttavia, vive a Chiusi ed è conosciuta. Viene mantenuto il massimo riserbo sull’inchiesta. Ma l’uomo si è presentato martedì davanti al gip Alessandro Buccino Grimaldi, assistito dal suo avvocato Lucia Scattoni di Chiusi per la convalida del fermo. Era stato bloccato dai militari dell’Arma poco dopo il colpo alla tabaccheria che si trova in via Cassia Aurelia. E di cui è titolare Adelaide Grosso, la commerciante che era stata costretta a consegnare l’incasso ad un rapinatore, prima di essere rinchiusa da quest’ultimo in un ripostiglio. Il gip ha come detto convalidato il fermo, alla luce dei tanti riscontri portati dai carabinieri della compagnia di Montepulciano e della stazione di Chiusi. Ed il malvivente è stato quindi trasferito a Santo Spirito. E’ accusato di concorso in rapina per cui va da sé che ad agire non sarebbe stato da solo: si cercano eventuali complici. In modo da ricostruire a tutto tondo il ruolo giocato dallo straniero in quel colpo che ha creato grande allarme in paese e nell’intera Valdichiana. "L’increscioso e sgradevole episodio che ha visto coinvolta la signora Adelaide – queste le parole del sindaco di Chiusi Bettollini –, alla quale inviamo l’abbraccio di tutta l’amministrazione, rappresenta la conferma del fatto che anche una comunità come la nostra non possa essere ritenuta immune da azioni criminali per quanto sporadiche esse siano". Il malvivente era entrato in azione intorno alle 22, in via Cassia Aurelia, al civico 76. Il negozio stava per chiudere. Dentro soltanto la titolare. Un giovane, che aveva il volto travisato, l’ha minacciata con un coltello per costringerla a farsi consegnare circa duemila euro. Impossibile opporre resistenza per evitare ritorsioni. Così ha dato il denaro che il bandito voleva e poi l’ha chiusa nel ripostiglio. Non aveva considerato, però, che la donna aveva in tasca il cellulare. Con questo ha chiamato i carabinieri che intervenuti in un lampo. Anche questa velocità d’intervento, probabilmente, ha reso possibile il fermo nel giro di poche ore. Un rapinatore dunque è stato arrestato, adesso si dà la caccia all’eventuale complice che ha compiuto il colpo. © RIPRODUZIONE RISERVATA