"Ragazzi, puliamo la Terra dalla guerra!"

Il messaggio agli studenti del cardinale Lojudice "Proviamo insieme a cambiare il mondo"

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"Puliamo la terra dalla guerra! Proviamo insieme a cambiare il mondo. A voi tutti, cari studenti, la mia affettuosa benedizione". Con questo messaggio il Cardinale Augusto Paolo Lojudice si rivolge agli studenti in vista dell’inizio dell’anno scolastico, giovedì. "Decine di migliaia di ragazzi torneranno dietro i banchi - inizia il Cardinale –. Mi piace immaginare le vie, le piazze di nuovo ’invase’ pacificamente dalla gioia dei nostri giovani, dal loro vociare che riempie di vita le strade. Con loro vorrei condividere un pensiero che mi sta a cuore: si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti. Questo é il piano d’azione ideale per ogni studente. Andare a scuola è bello, ma alla base di questo andare ci devono essere altri due verbi: incontrare e includere".

Poi arriva il contesto in cui si apre il nuovo anno: "Si torna a scuola mentre il mondo è cambiato, tragicamente, a causa della guerra e della crisi economica - prosegue –. E proprio in questi momenti così difficili, la scuola può fare la differenza diffondendo tra le giovani generazioni ideali di pace e fraternità, ad iniziare da chi ci siede accanto in classe. La pace si costruisce nel quotidiano con i nostri piccoli gesti; non dobbiamo pensare a grandi teoremi, ma a minuscoli segni, quelli che Papa Francesco definisce di ’misericordia’. In questi mesi estivi si sono accavallati tanti temi di attualità che naturalmente entreranno a scuola, a partire dal clima, del risparmio energetico. Argomenti che i giovani hanno richiamato come essenziali. Sono loro che ci hanno chiesto di fermarci a pensare al nostro pianeta. Il mondo che gli consegniamo è incerto, caotico e tanto impaurito. Ecco, ai ragazzi chiedo di allearsi e pensare insieme una grande iniziativa che coinvolga i nostri territori per lanciare il messaggio che la tutela del creato passa dall’assenza della guerra, male principale che inquina e affligge l’uomo".