Radicondoli ‘insidiata’ dal virus

Circolo Acli chiuso per sanificazione dopo due casi positivi. Il paese perde il suo punto di riferimento

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di Paolo Bartalini

Circolo Acli di Radicondoli chiuso per sanificazione. Non passa inosservata la saracinesca giù, in uno dei riferimenti del paese. Una sosta obbligata per chi arriva in centro. Una sede proprio all’inizio della strada principale, via Tiberio Gazzei. "Chi giunge a Radicondoli lo vede subito ed è il primo punto in cui si ferma", spiega Emilio Ottanelli, presidente del circolo che ha all’interno il bar e le sale per le attività sociali e ricreative. Un paio di giorni fa sono stati rilevati due casi di positività al Coronavirus a Radicondoli. Riguardano, come riportato nella nota della Asl Toscana Sud Est, una donna di 71 anni e un uomo di 74, entrambi già in isolamento domiciliare in quanto contatti di caso, rientrati da un’altra regione. "Erano stati al bar per una colazione – prosegue Ottanelli – e da lì sono cresciuti tra i radicondolesi i timori per una possibile trasmissione del virus. Si sa, il paese è piccolo. Dopo un consulto con i soci, la decisione di chiudere il circolo per i giorni necessari alla sanificazione. Ogni comunicazione è stata effettuata agli enti competenti. Le due persone sono a casa e per le necessità sarà al loro servizio il volontariato locale, in particolare la Pubblica assistenza. L’amministrazione comunale, fin dall’avvio dell’emergenza a marzo, sta svolgendo al meglio il proprio compito a vantaggio della comunità, un migliaio di anime in tutto il territorio". E il sindaco Francesco Guarguaglini, ricorda l’importanza, oggi più che mai, di rispettare le regole di prevenzione. Senso di responsabilità, da parte di tutti. "I genitori devono preoccuparsi che i figli non abbiano la febbre, così come i lavoratori e gli imprenditori – afferma Guarguaglini – devono continuare a controllare lo stato di salute, il distanziamento, l’uso della mascherina. Si tratta ancora di più di osservare le regole fondamentali che le autorità raccomandano dal tempo del lockdown. Ed essere attenti alla giusta informazione e alla voce autorevole delle istituzioni. ‘Le chiacchiere chiudono il cuore della comunità’, ha detto Papa Francesco. L’ascolto e il senso della solidarietà che sono nella cultura dei nostri territori, ci sapranno guidare in un percorso positivo. L’amministrazione – conclude Guarguaglini – tiene costanti rapporti con la Asl e con l’Ufficio di igiene. E proprio ai medici e all’azienda sanitaria, i miei ringraziamenti per il prezioso lavoro".