Coronavirus, "Io, guarito, racconto i giorni da contagiato"

Giulio Pinzuti, 58 anni, è risultato positivo dopo aver guidato l’autobus che portava la Pianese a giocare in trasferta ad Alessandria

L’autista che ha accompagnato la Pianese

L’autista che ha accompagnato la Pianese

Piancastagnaio(Siena), 19 marzo 2020 -  «Io, guarito dal Coronavirus, mi rivolgo a voi, giovani di Piancastagnaio: state a casa e non sottovalutate la gravità di questa infezione". È il messaggio lanciato da Giulio Pinzuti, 58 anni, autista nella ditta di trasporti di Piancastagnaio, dove presta servizio da circa 22 anni. L’uomo era risultato positivo, assieme a tre giocatori della squadra di calcio della Pianese e per questo era stato posto in quarantena con i suoi familiari. Pinzuti, ormai guarito, ha raccontato la sua vicenda in diretta skipe, martedi scorso durante la trasmissione Rai ‘Mezzogiorno in famiglia’ condotta da Giancarlo Magalli. Ancora convalescente, cerca di riprendersi dalla brutta esperienza vissuta. Come sta, signor Pinzuti? "Mi sembra bene, ma sono ancora molto debole e provato". Lei è stato ufficialmente dichiarato guarito dal Coronavirus? "Gli ultimi due tamponi ai quali sono stato sottoposto hanno dato risultato negativo. Adesso, dovrò aspettare il terzo e ultimo tampone per poter certificare definitivamente l’avvenuta guarigione". Lei è un autista di autobus in servizio da tanti anni, molto conosciuto e benvoluto, anche perché la sua attività durante l’anno scolastico riguarda maggiormente il trasporto degli studenti a scuola. Come ha vissuto questo difficile momento? "All’inizio ero incredulo, in quanto mai avrei pensato di essere uno dei tanti contagiati in Italia". Come è avvenuto il contagio da Covid-19? " Il 23 febbraio ho accompagnato la squadra della Pianese ad Alessandria, in Piemonte. Sull’autobus, c’era un giocatore febbricitante. Lui era in fondo al veicolo. Io al posto di guida. Purtroppo il mercoledì successivo sono stato avvisato dallAsl di essere stato messo in quarantena in quanto il giocatore era risultato positivo al tampone. Successivamente, io stesso sono stato sottoposto al tampone e sono stato trovato positivo. La cosa più strana è stata quella che essendo io davanti e il giocatore in fondo, sono stato infettato assieme ad altri 3 o 4 giocatori e non a tutta la squadra". Quali sintomi ha avuto? "Febbre a 38, cosa strana per me che non ricordavo di avere avuto l’influenza se non da bambino, e poi mal di gola e tanto stress, poca voglia di mangiare". Con quale terapia è stato curato? "Semplice tachipirina e anti infiammatori per alleviare alcuni dolori alle spalle". Lei è uscito da questa brutta esperienza, quale messaggio vuol dare alla popolazione di Piancastagnaio? "Senza dubbio un invito a non prendere assolutamente sottogamba questa infezione. Non è assolutamente uno scherzo. Ve lo garantisco".

Giuseppe Serafini © RIPRODUZIONE RISERVATA