"Siena è un territorio ricco di bellezze artistiche, culturali e naturalistiche, per questo è molto appetibile per le infiltrazioni mafiose. L’attenzione deve restare alta". Il prefetto di Siena, Maria Forte ha rimarcato l’importanza di non sottovalutare la criminalità organizzata insita nel territorio senese proprio nel luogo simbolo della lotta alla mafia: Suvignano. La tenuta confiscata alla mafia ha aperto i suoi cancelli per la festa della legalità. A dare il via alla giornata è stato l’assessore regionale alla Legalità, Stefano Ciuoffo, poi è stata la volta dei sindaci David Ricci (Murlo) e Gabriele Berni (Monteroni d’Arbia) e infine ha dialogato con il pubblico il giornalista, Lirio Abbate. "Oggi la mafia si è allargata nei territori dove fino a poco tempo fa non si poteva pensare di trovare una cosca mafiosa – ha affermato Abbate -. Cosa Nostra, la ’ndrangheta hanno inquinato il territorio economico e politico in maniera invisibile. Per combatterli bisogna rispettare le regole. Non serve diventare eroi, basta fare il proprio dovere senza girarsi dall’altra parte quando si nota qualcosa di sospettoso. I cittadini devono prendere posizione e dire da quale parte scelgono di stare. Serve dire se si vuole stringere la mano a una persona chiacchierata o preferiamo stargli lontano, ovvero senza accettare neanche un caffè". Per contrastare la mafia serve inoltre anche fare cultura fin dalle scuole e Suvignano è l’esempio in questo. Proprio nella tenuta si è svolto il campo della legalità ‘Suvignano #benecomune’ che ha coinvolto 16 studenti e studentesse di tre scuole secondarie di secondo grado di Siena e Firenze e tre detenuti provenienti dalla Casa di Reclusione di San Gimignano che anche ieri hanno partecipato all’iniziativa. "Qui si fanno percorsi di formazione continuamente - ha ricordato Ciuffo - la Toscana non è estranea alla criminalità organizzata. Il problema esiste ed emerge con volti nuovi, non c’è più solo il padrino dei film, la mafia si muove dovunque". Per questo Giovanni Mottura (amministratore unico della Tenuta di Suvignano) ha messo sul tavolo la prima richiesta da fare al nuovo Governo: "Serve rendere le regioni del centro Italia, e non solo quelle del Mezzogiorno, destinatarie dei fondi per i beni confiscati. Purtroppo la mafia è arrivata anche qui da un bel po’". Mottura ha poi annunciato che nel 2023 partirà il cantiere per il nuovo ostello che sarà ospitato proprio nella tenuta e prevedrà ben 40 posti letto. "Saranno accolti sia i pellegrini che percorrono la Francigena che i ragazzi che vengono qui a partecipare a iniziative per fini di legalità". Simona Sassetti