"Quella mossa l’ho data per me"

"Il rapporto con la Pantera prosegue, ci siamo lasciati bene dopo il Palio di luglio". Elias Mannucci, in Piazza Turbine, finora non aveva commentato una Carriera che, soprattutto per la mossa in cui quattro Contrade erano rimaste al canape,è stata foriera di polemiche. E’ la prima volta che il fantino torna su Provenzano con lo sguardo al futuro prossimo. "Dando un’occhiata a chi corre per l’Assunta quale è la mia situazione? Di attesa. Cerco di trovare la soluzione migliore , non mi tiro indietro per nessuno", osserva mentre passeggia Reo Confesso. Il cavallo di Massimo Marchetti che allena e che il 2 luglio ha corso nella Lupa.

Ha ben figurato.

"E’ rientrato benissimo, continuando a lavorare regolarmente. Credo che sia in lizza per rientrare fra i dieci anche ad agosto".

E Turbine invece?

"Sempre pronto anche io, in attesa di trovare la situazione giusta, come detto. A luglio c’è stata e ho montato, spero sia così anche il 16 e che possa fare il mio Palio tirando a vincere, come sempre".

Ci sono state polemiche sulla mossa e la rincorsa.

"Ci sono sempre. Quanto alla rincorsa non ci dovevo neanche essere... invece anche questa volta. Mi sono semplicemente dato la rincorsa per me, credo che si sia visto. Ce l’ho fatta a girare primo a San Martino. Arrivandoci così veloce sono andato un po’ largo, lo stesso il Drago che si è appoggiato a me. Da lì è stato più complicato rivenire avanti. Sapevo che con quella cavallina, che ha tante qualità, per lottare il Palio dovevo andare davanti".

Nulla da recriminare sulla tua partenza?

"Quando uno fa per sé e per il giubbetto che porta credo che abbia fatto il suo".

Rammarico per esserti trovato in testa senza poi riuscire a rimanerci.

"Quando perdi c’è sempre amarezza. Però alla fine ero lì a lottare il palio, non perso per la pista. Poi ognuno faccia le proprie valutazioni. Mi presento sempre da corsa, a posto e competitivo. Il Palio è complicato, si verificano tante situazioni. Con me montano uno che tira a vincere e ci prova sempre".