Quella lectio proibita su Dostoevskij, Nori al Politeama

Dopo la scelta della Bicocca di annullare il suo corso su Dostoevskij in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, con successivo dietrofront che però non era stato accolto, lo scrittore e traduttore Paolo Nori ha ricevuto parecchi inviti. Giovedì 31 marzo alle 17.30 sarà a Poggibonsi dalla al Teatro Politeama. Presenterà la sua opera ‘Sanguina Ancora. L’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij’ edita da Mondadori. A organizzare l’occasione è stata l’associazione culturale La Scintilla in collaborazione con la Fondazione Elsa e il liceo Volta. In quel di Poggibonsi, però, Nori sarebbe dovuto venire ben prima della clamorosa decisione della Bicocca. Già in autunno sarebbe stato ospite de La Scintilla, ma l’evento fu annullato causa un aumento dei casi Covid in tutta Italia e rimandato al 31 marzo.

Il legame tra Nori e Dostoevskij inizia con ‘Delitto e castigo’, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è un’iniziazione e, al contempo, un’avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato 112 anni prima, a 3mila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori. E la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto esposto al suo tempo. L’incontro di giovedì sarà costruito su due momenti, una conversazione nella prima parte, tra Nori e il professor Dario Ceccherini, insieme a Selma Boumenzeh, una studentessa dell’ultimo anno del liceo Volta, amante della letteratura russa e in particolare di Dostoevskij, del quale ha letto e riletto tutto già all’età di 16 anni. Nel secondo momento, invece, Nori leggerà alcune parti di ‘Sanguina Ancora. L’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij’.

Lodovico Andreucci