Il quartiere ‘green’ ? Per gli abitanti è un inferno

Esplode la rabbia delle 27 famiglie che abitano in via Fantastici. A fine dicembre riscaldamento in tilt. Case allagate dagli scarichi fognari

Il cantiere abbandonato davanti al residence Malizia

Il cantiere abbandonato davanti al residence Malizia

Siena, 14 gennaio 2020 - Doveva essere un’innovativa zona residenziale, ‘green’. In una posizione strategica, a ridosso delle mura, vicina alla stazione e al polo ospedaliero, nonché alle altre aree periferiche della città. Oggi, il cosiddetto ‘quartiere ecologico di Malizia’, è un pot pourri di problemi e degrado. Problemi che i residenti di via Fantastici, sul piede di guerra, devono fronteggiare da quando hanno messo piede per la prima volta nelle loro abitazioni. Da otto anni sono in causa con i costruttori e a breve è attesa la sentenza. Se il verdetto dovesse dar loro ragione si aprirebbe un vaso di Pandora. L’intera area era stata presentata come un progetto innovativo ed ecologico, ma è stato poi verificato che nessuna delle abitazioni consegnate ai condomini – 27 famiglie, per lo più giovani, alla prima casa – era in classe A o B. Le classi reali sarebbero D e F; per avere l’acqua calda ci vogliono minuti.

I lavori di urbanizzazione della zona, nonostante le richieste alle tre amministrazioni che si sono succedute, non sono mai stati realizzati e adesso il degrado è evidente. Con la nuova amministrazione, spiegano i condomini, la situazione è un po’ migliorata: "Sono stati messi i lampioni (fino a qualche tempo fa l’illuminazione era a macchia di leopardo ndr) e viene fatta pulizia". Ma in ogni caso, in fondo alla via, nella parte che si affaccia sulla Coop, ci sono cantieri dismessi (con cancelli aperti che rischiano di fare danni), i canaloni che danno su viale Bracci, sono contenitori pieni di foglie e rifiuti, ‘rifugio’ di roditori e di zanzare d’estate.

Quei canaloni di marmo dovevano essere il fiore all’occhiello del quartiere, una ‘fontana’ che per ridurre l’impatto ambientale, doveva riciclare l’acqua piovana. E invece i condomini si trovano a richiedere interventi di disinfestazione, a loro spese. 

Risparmio delle risorse primarie, ma anche risparmio energetico, prevedeva il progetto. Ma non grane, come invece è stato: per fare un esempio, dal 27 dicembre gli abitanti stanno convivendo con gravissimi problemi all’impianto termico con l’interruzione dei flussi di riscaldamento e acqua calda. Tutto fa capo alla grande centrale che nella fase di progettazione a inizio 2000 avrebbe dovuto alimentare le costruzioni dell’area insieme alla sotto-centrale condominiale, descritta in fase di presentazione come un esempio di lungimiranza ‘green’, ma che ha creato rogne alle 27 famiglie fin dal battesimo.

Ad aggravare questa situazione già abbondantemente fastidiosa, i guai relativi agli impianti di scarico. Con frequenza le abitazioni vengono allagate dalle acque fognarie. Solo domenica scorsa l’ultimo episodio. Gli addetti allo spurgo, ormai, ‘hanno fatto il viottolo’ in via Fantastici (e a pagare è il condominio). Come ci spiega e ci mostra Andrea Sadotti il problema è che "le tubature non hanno pendenza, le acque non scorrono, e la fossa biologica, addirittura, è in salita". Sì, la rabbia, per la situazione in cui verte il quartiere, è tanta.

"E’ il sistema ‘politico’ che non funziona – spiega un ragazzo che abita nel condominio ma che preferisce non dire il suo nome –. I lavori sono stati affidati alle solite ‘dittarelle, non all’altezza della situazione. E’ da quando siamo arrivati che ci portiamo dietro i problemi. Ci siamo affidati alla giustizia, ma siamo in balia di noi stessi. Spero vivamente che la nuova amministrazione, che appoggio totalmente, possa intervenire dopo la mala gestione delle precedenti".