Tolto il velo al pulpito del duomo. La grandezza di Siena nel marmo / FOTO

Restaurato il capolavoro di Nicola Pisano. Come un film su Montaperti

Il Pulpito nel Duomo che Nicola Pisano realizzò nel 1265 (foto Paolo Lazzeroni)

Il Pulpito nel Duomo che Nicola Pisano realizzò nel 1265 (foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 16 giugno 2018  -  Ebbri della vittoria di Montaperti, i senesi nel 1265 realizzarono uno splendido film e affidarono la regia a Nicola Pisano. Le pellicole del tempo erano raffinati marmi e l’opera in questione è il Pulpito nel Duomo di Siena, arricchito e impreziosito nel corso dei secoli ed oggi: dopo il tempo delle polvere e del fumo delle candele ecco presentato un folgorante restauro che lo ha riportato, come si usa dire nelle occasioni, alla sua originaria bellezza. C’era attenzione e curiosità alla scoperta di questo immenso cuore duecentesco, nella senesità rivissuta con le parole dell’arcivescovo Buoncristiani, che segna gli equilibri nel grande spazio del duomo, curiosità e tanti senesi che volevano vedere il «loro pulpito» come era uscito dalle mani del Pisano .

Cos' Gian Franco Indrizzi, Rettore dell’Opera della Metropolitana, ha portato i presenti ad un viaggio nel tempo, da quel febbraio 2016 quando si cominciò un lungo e laborioso restauro, non nascondendoci anche «gustose» scoperte, come quella nella scena dei Magi con un Gesù a cui si fa omaggio, questo il particolare venuto alla luce, di dolci somiglianti ai ricciarelli. Ma Indrizzi ha soprattutto parlato di un esteso numero di protagonisti di questo recupero: dalla ditta Nike che lo ha eseguito con la supervisione e guida dalla Soprintendenza, con l’occhio vigile del padrone di casa, l’Opera Metropolitana, il contributo della Fondazione Monte dei Paschi. Il Comitato scientifico è stato guidato da Alessandro Bagnoli, che ha portato i presenti a comprendere meglio il senso di questo recupero, con Roberto Bartalini, Maria Cristina Improta e Max Seidel, con la direzione dei lavori di Roberto Fineschi. E’ stata l’occasione anche per rilievi al passo con i tempi, il 3d è a cura della Dedalo di Nadia Montevecchi e Andrea Sbardellati e dello Studio Cinelli con le ricerche petrografiche e chimiche coordinate da Marco Giamello.

Dicevamo he il pulpito, con la narrazione delle storie sacre, è un film duecentesco: tutto il lavoro del restauro passerà alla storia con le riprese di Moviement HD di Riccardo Domenichini, ad uso di studiosi, appassionati o semplici curiosi. Eccolo finalmente presentarsi a noi: forse per non intimorirlo l’opera non ha molte luci addosso, ma non è difficile comprendere il senso calibrato della pulitura, con una mano leggera ma decisa che ha salvaguardato e reso ancora più splendidi gli intagli su pietre preziose con in evidenza oggi tutte le tipiche gradazioni cromatiche. Il restauro è stata la somma e la mediazione della tecnica tradizionale e dei nuovi metodi, partendo dalle analisi chimiche delle materie, alla lettura storica dell’architettura con le tecniche dell’archeologia stratigrafica alle elaborazioni grafiche. Insomma, questo restauro diventerà all’Università di Siena oggetto di studio. Un film che oggi torna alla sua gente, ai turisti, al mondo di tutti i giorni, nel segno di un cesellato incanto.