Pugni e schiaffi per prendergli il borsello

Grave episodio a Sinalunga ai danni di un marocchino. Due nei guai. Frasi a sfondo razziale

L'indagine è dei carabinieri (foto d'archivio)

L'indagine è dei carabinieri (foto d'archivio)

Sinalunga (Siena), 1 novembre 2019 - Pugni e schiaffi per prendergli il borsello. Ma dietro quell’episodio, inquietante, accaduto a Sinalunga e su cui hanno indagato i carabinieri, si allungano le ombre della discriminazione razziale. Di quella difficile convivenza con chi ha usi e tradizioni diverse dalle nostre che, nonostante la profonda civiltà di una terra come la Valdichiana, ogni tanto vacilla. Il giovane aggredito, infatti, era un marocchino che all’epoca dei fatti – novembre 2018 – aveva 19 anni. E’ la procura stessa, alla luce di quanto emerso nel corso dell’inchiesta a contestare ai due imputati l’aggravante di aver commesso i fatti per finalità di ’discriminazione’.

La vicenda è arrivata ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Siena, Roberta Malavasi. A sostenere l’accusa in aula il pm Serena Menicucci. Ma non ci sono stati passi avanti significativi perché si è reso necessario rinviare tutto a causa di un difetto di notifica. Gli imputati a cui vengono mosse le contestazioni sono un 24enne che abita a Sinalunga ed è difeso dall’avvocato Vincenzo Bonomei, ed una 26enne che vive nello stesso paese e si è affidata al legale Carlo Pini. Non sarebbero stati soli a compiere, secondo la procura, il blitz ai danni del giovane marocchino. Coinvolti anche due minorenni. Quanto al ragazzo preso a botte e finito al pronto soccorso al momento non si è costituito ad ora parte civile. Laura Valdesi © RIPRODUZIONE RISERVATA