di Paola Tomassoni
La scuola senese riparte – domani suonerà la prima campanella in Toscana - senza il suo provveditore agli studi. Il 6 settembre Annarita Lina Marzullo ha lasciato la direzione dell’Ufficio scolastico provinciale di Siena senza dare alcuna comunicazione e senza salutare la comunità scolastica, che ha appreso del suo addio solo dalle circolari degli ultimi giorni, firmate dal dottor Michele Mazzola. Che è ad interim alla guida dell’Usp di Siena per una settimana o poco più, fino alla nomina del nuovo provveditore.
"Ho una delega di firma per gli atti inderogabili per l’avvio dell’anno – spiega il dirigente Mazzola –. Già entro questa settimana l’Ufficio scolastico Regionale, che sta vagliando le candidature, assegnerà il nuovo provveditore a Siena". Che, dalle voci in circolazione, dovrebbe essere un esperto amministrativo, non un professore o un preside. Michele Mazzola è provveditore agli studi di Grosseto e anche dirigente dell’ufficio concorsuale regionale dell’Usr a Firenze, dunque già impegnato per poter reggere tre incarichi in contemporanea. Dagli uffici di piazza Matteotti fanno sapere che la partenza da Siena della Marzullo, in rientro al Ministero dell’istruzione a Roma, era prevista per inizio ottobre, a scuola iniziata: invece il cambio è stato affrettato e anticipato.
Come riparte dunque la scuola senese? "Siamo riusciti a coprire le cattedre di ruolo e le supplenze annuali – annuncia il provveditore Mazzola -. Come sempre ci sono rinunce, che per la provincia di Siena dovrebbero essere circa 80. Proprio in queste ore stiamo provando a coprire queste cattedre con seconde chiamate. Speriamo di mandare alle scuole già domani i nuovi assegnati. Dunque sul fronte del personale siamo ben messi quest’anno; molto meglio che in passato, quando al primo giorno di scuola avevamo ancora tanti buchi e passaggi da fare". Poi c’è anche quest’anno la questione Covid, con tutta la sua normativa, da cui ripartire: ‘Sul lato green pass, obbligatorio per entrare a scuola – prosegue il provveditore grossetano -, è arrivata la nuova piattaforma ministeriale, con cui i presidi e i delegati d’istituto possono controllare direttamente dal sistema la validità del certificato . Per il momento non ho notizia di situazioni di irregolarità legate a motivazioni no vax, se non per un docente di un istituto di Siena che rifiuta di vaccinarsi. Poi va detto che fino ad oggi non tutto il personale è tornato a scuola e capiremo meglio la situazione solo il 15 settembre. Torneremo comunque tutti a scuola con mascherine e distanziati: c’è poi un progetto pilota su cui stanno lavorando Regione e Asl per fare test salivari alle elementari e medie, ma non abbiamo ancora indicazioni su modalità e tempi. Comunque, rispetto a un anno fa, sembra di lavorare con più certezze e tranquillità, almeno non con il dubbio di poter chiudere ad un mese dal via".
Entrando nel dettaglio della complessa normativa anti Covid a scuola, docenti e personale scolastico dovranno essere in possesso di Green Pass in corso di validità, mentre l’obbligo di mascherine resta per gli studenti, anche se tutti vaccinati. Questi ultimi dovranno osservare ancora ingressi scaglionati, con conseguente riduzione dell’orario delle lezioni, da 50 a 55 minuti, invece che i canonici 60, anche se non tutte le regioni hanno optato per gli ingressi in orari diversi. Predisposti poi gli screening a campione, che saranno a carico delle amministrazioni regionali. E cosa succederà in caso di positività al Covid? La durata del periodo di isolamento dipende da se si è vaccinati o no: i soggetti vaccinati dovranno restare in quarantena minimo 7 giorni, quindi ottenere il risultato negativo al test Covid. Per i non vaccinati è previsto un isolamento di 10 giorni. È possibile inoltre rinunciare al test, ma in questo caso la quarantena dovrà durare 14 giorni.