Profumerie Douglas tagliano in Italia 17 negozi. Uno a Poggibonsi

Tra i tanti settori messi in ginocchio dal Covid, la filiera del profumo è tra le più colpite

Douglas annuncia la riorganizzazione della rete di vendita e la chiusura di 17 negozi

Douglas annuncia la riorganizzazione della rete di vendita e la chiusura di 17 negozi

Siena, 6 febbraio 2021 - Tra i tanti settori messi in ginocchio dal Covid, la filiera del profumo è tra le più colpite. Pochi giorni fa la direzione della catena di profumerie Douglas ha comunicato un piano di riorganizzazione dei negozi già dalla prossima settimana, con chiusura di 17 punti vendita entro il 31 marzo. Una notizia che ha allarmato i sindacati che si sono immediatamente mobilitati. "L’azienda, che fa parte di un gruppo tedesco, martedì ha comunicato l’ intenzione di chiudere subito 17 negozi in tutta Italia, ma il numero reale non è stato quantificato – spiega Marco Conficconi segretario generale Uiltucs Toscana-. L’operazione coinvolgerà la rete di negozi in Europa e quindi anche l’Italia, dove l’impatto sarà rilevante e verrà definito in 12-24 mesi".

Ancora non è certo quanti saranno i negozi Douglas interessati alla riorganizzazione, al momento in Toscana è prevista solo una chiusura, proprio in provincia di Siena. "Tra i 17 negozi indicati, in Toscana è prevista la chiusura il 25 febbraio del punto vendita di via della Repubblica a Poggibonsi – prosegue il segretario Uil -. La comunicazione è arrivata giorni fa, non ci aspettavamo una tale situazione. Ci preoccupa soprattutto l’immediatezza con cui si stanno chiudendo i negozi. Il primo punto vendita sarà quello dell’aeroporto di Fiumicino dal 9 febbraio".

Nessuna notizia sui punti vendita di Siena, due nel centro storico e uno in strada Massetana. "Non abbiamo novità su Siena, ma è chiaro che siamo preoccupati per tutti i lavoratori" prosegue Conficconi. A causare l’attuale situazione sono state le pesanti perdite dovute alla pandemia e la conseguente necessità di salvaguardare la liquidità del gruppo. Anche se le 17 chiusure arrivano dopo una riorganizzazione nel 2019 con una diminuzione di circa 35 negozi. "Douglas ha acquistato una serie di grandi catene, come Limoni e Gardenia, a cui è seguita una selezione di alcuni punti vendita. Ma la cosa che maggiormente ci preoccupa è il periodo di forte crisi economica che stiamo vivendo".

I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e lunedì si incontreranno con la direzione del Gruppo. "Chiederemo chiarimenti su cosa intendono fare nel lungo periodo e su quali negozi intendono chiudere. Perché oggi abbiamo avuto la notizia della chiusura di un altro punto vendita, a Calenzano, che al momento non è indicato nella lista dei 17 e questo conferma la nostra preoccupazione – prosegue Conficconi -. Vogliamo verificare il progetto e chiediamo che sia attivato un ammortizzatore sociale. E’ necessario che siano tutelati i tantissimi dipendenti". Veronica Costa