Presunti abusi su atleta. Incidente probatorio fissato ad inizio aprile. Parlerà la campionessa

La giovane schermitrice rientrerà in Italia per venire in tribunale a Siena. Dovrà ricostruire davanti al giudice cosa è accaduto nella notte. fra il 4 e il 5 agosto in un albergo di Chianciano dove era in ritiro.

Presunti abusi su atleta. Incidente probatorio fissato ad inizio aprile. Parlerà la campionessa

Presunti abusi su atleta. Incidente probatorio fissato ad inizio aprile. Parlerà la campionessa

di Laura Valdesi

SIENA

L’inchiesta sul presunto stupro di gruppo nei confronti di una campionessa di scherma uzbeka, anche se di origini messicane, dopo il clamore si è di nuovo inabissata. In attesa della fissazione dell’incidente probatorio chiesto il 27 febbraio scorso dal pm Serena Menicucci che coordina l’inchiesta. Ad inizio aprile – la data è già stata decisa – la giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne, sarà a Siena per raccontare al giudice cosa è accaduto nella notte fra il 4 e il 5 agosto. Quando, dopo essere stata al bar con altri che partecipavano al ritiro della nazionale azzurra juniores di scherma in corso nella cittadina termale, si era rivsegliata in una stanza d’albergo. Con lei due schermitori, 19 e 21 anni, fra i nomi di punta a livello italiano. Dolorante e confusa, aveva poi raccontato dettagliatamente quella serata, il 9 agosto. Tutto era stato videoregistrato. E adesso dovrà ripeterlo davanti al giudice, presenti anche i difensori dei due atleti indagati, gli avvocati Matteo Antonio Starace, Enrico De Martino e Gian Paolo Del Sasso. Che con la fissazione dell’incidente probatorio avranno l’opportunità di poter vedere le carte e il materiale fin qui raccolto dalla procura, avendo un quadro più nitido. Sarà un passaggio molto delicato dell’inchiesta che ha vissuto momenti di tensione, dopo le accuse di inerzia dell’avvocato della campionessa Luciano Guidarelli e la risposta dettagliata del procuratore Andrea Boni dove spiegava, tra l’altro, che in pendenza delle indagini preliminari e in considerazione dell’esistenza del segreto istruttorio era impossibile comunicare formalmente lo stato dell’inchiesta.