Siena, sorpresa nel presepe a San Domenico: ecco Oppio e Barzanti

Opera d’arte nella cripta grazie alle 300 statue di Piero Miraldi. Padre Alfredo: "Il più bello realizzato negli ultimi 25 anni"

Lo spettacolare presepe a San Domenico

Lo spettacolare presepe a San Domenico

Siena, 5 dicembre 2021 - C’è Roberto Barzanti. L’ex sindaco di Siena e vice presidente del Parlamento europeo, è vestito da aristocratico, libro in mano, nell’altra l’ombrello. Il figlio del professor Comporti, Giandomenico, è invece ’O Pazzariello. Sì, tutto vero: la statuina con la stampella raffigura il professor Giovanni Buccianti. Un aristocratico, anche lui. Personaggi senesi nel gigantesco presepe napoletano allestito grazie a Piero Miraldi nella cripta di San Domenico. I lavori sono iniziati il 22 novembre e verrà inaugurato l’8 dicembre, dopo la messa della 10.30 quando ci sarà anche l’effetto neve. "Un regalo alla città e alla Diocesi – osserva padre Alfredo Scarciglia ,che da 25 anni rinnova questa tradizione –; parafrasando il Vasari che riguardo al pavimento del Duomo disse che era il più bello "che fusse mai stato fatto", posso dire che il presepe allestito nella cripta da Miraldi, vero cultore, per la celebrazione degli 800 anni del transito di San Domenico ed altrettanti della fondazione del nostro convento, è il più bello di quelli finora realizzati. Nei sei metri per quattro sono state sistemate 300 statue, veri capolavori di via San Gregorio Armeno a Napoli", dice padre Alfredo.

Lo spettacolare presepe a San Domenico
Lo spettacolare presepe a San Domenico

Un’opera d’arte quella a cui Piero Miraldi sta dando gli ultimi ritocchi e che ha con amore messo insieme nel corso di alcuni decenni. "Una passione fin da piccolo", confessa. Accompagnandoci alla scoperta dei dettagli del capolavoro. Che lascerà a bocca aperta grandi e piccini. Gioiello in un Natale che vuole tornare ad essere tale: calore, speranza, rinascita. Luce.

Tanta Siena nel presepe di San Domenico: si riconosce sul balcone, oltre allo stesso Miraldi, anche il politico ed ex consigliere comunale Massimo Bandini, c’è Giulio Brandi, ex cancelliere del tribunale di Montepulciano, un artista nel riprodurre maioliche del ’700. Molti animali, dalla giraffa tenuta dalla statuetta che raffigura un’amica di Miraldi al rinoceronte, a gatti e topi, lo struzzo. Tutti in terracotta e anche i pastori hanno la testa di questo materiale. Gli abiti di seta, i piedi e le gambe di legno e i bottoni di argento per i personaggi principali come ad esempio i Magi. In prima fila nel corteo che va a rendere omaggio a Gesù c’è il fantino Salasso in groppa ad Oppio, barbero vittorioso nel Drago nel 2014. All’epoca era capitano Fabio Miraldi, fratello di Piero, di cui nel presepe trova posto anche il cane Peter con il fazzoletto di Camporegio. La statua era stata donata alla Contrada. E ancora: si riconosce Filippo Borghi. Affacciato ad un balcone c’è Eduardo De Filippo con il suo ’Natale in casa Cupiello’ mentre Totò indossa la divisa da carabiniere, Massimo Troisi fa ’Il Postino’. C’è l’acqua e c’è l’appiccico, ossia quattro donne che litigano. C’è il cosiddetto 4 maggio rappresentato da un uomo che tira il carretto con sopra mobili, animali e oggetti: era quello il giorno stabilito per legge in cui si potevano fare gli sfratti. In questo presepe, da mettere nell’agenda di ogni senese da qui alla Befana, le fatiche e le gioie, i dolori, l’indifferenza, la passione, la stanchezza e la malattia. Anche la disabilità. Un affresco imperituro.