Portanova figlio d’arte Lanciato in A da Allegri

Manolo è un centrocampista di scuola Juve, ceduto al Genoa a gennaio. Il padre Daniele era nel Siena degli anni d’oro

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Lunedì 14 giugno si terrà il terzo interrogatorio di garanzia per questa brutta faccenda dello stupro di gruppo a una festa a Siena. E sarà il giorno dell’indagato più importante, quello che rischia una brillante carriera da calciatore professionista: Manolo Portanova, figlio d’arte, rampollo di Daniele che è stato una bandiera del Messina e del Siena in serie A, e poi del Bologna.

a Portanova. Manolo ha 21 anni, ha esordito due anni fa in serie A nella Juventus allenata da Massimiliano Allegri contro la Sampdoria, e anche questo campionato Andrea Pirlo ha puntato all’inizio sulla sua forza a centrocampo. Poi a fine gennaio è stato ceduto al Genoa, dove ha giocato 3 partite di campionato. E’ anche nel giro delle nazionali giovanili, è passato dalla Under 17 alla nazionale Under 19, partecipando ai campionati europei di categoria, e ha debuttato con l’Italia Under 21 a ottobre contro l’Irlanda.

Una carriera sbocciata soprattutto nella Juventus 23, la squadra bianconera satellite che milita in Lega Pro. Ma che rischia di subire una brusca battuta d’arresto se la denuncia della giovane senese sulla violenza di gruppo subita in una festa a Siena, troverà riscontri e sfocerà in un processo.

Manolo Portanova è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, mentre era a Messina, un’altra delle città a cui la famiglia è legata per motivi calcistici. Il calciatore è difeso dall’avvocato bolognese Gabriele Bordoni, che ieri sera non ha voluto commentare la pubblicazione del nome del suo assistito dopo ore di stretto riserbo da parte dei legali e degli inquirenti.

Parlerà solo dopo aver parlato con Portanova. E studierà assieme a lui la strategia difensiva da adottare nell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì. Sarà uno dei giorni cruciali per l’inchiesta sul presunto stupro di gruppo.