Stupro di gruppo su studentessa. Arrestato anche il calciatore Portanova

Il centrocampista del Genoa è ai domiciliari insieme a un amico e allo zio di 23 anni. Denunciato un minorenne

Il giocatore Manolo Portanova

Il giocatore Manolo Portanova

Siena, 11 giugno 2021 - In quattro. Le hanno usato violenza. Senza rispetto. E’ stato uno stupro di gruppo durante una festa privata in una casa nel centro storico di Siena. Ha lasciato segni pesanti su una 21enne che vive nella città. Lividi. Tanti. Paura. Per questo da martedì agli arresti domiciliari è finito anche il calciatore del Genoa Manolo Portanova, 21 anni, figlio di Daniele, ex difensore di Napoli, Siena e Bologna.

Chi sono gli arrestati

La festa in casa e le accuse, cosa sappiamo fin qui

A gennaio aveva lasciato la Juventus per la squadra rossoblù. Era in vacanza nel Messinese quando è stata eseguita la misura cautelare disposta dal gip Jacopo Rocchi di Siena su richiesta del pm Nicola Marini, che sta indagando sullo scioccante episodio riferito dalla 21enne. Il centrocampista, che ha giocato anche nell’Under 21 azzurra, sarà ascoltato lunedì.

Ma le prime verità sulla vicenda sono emerse ieri da altri due arrestati. Lo zio di Portanova, Alessio Langella, 23 anni, ha deciso di non rispondere alle domande del gip sulla scabrosa vicenda. È arrivato in tribunale nascosto sotto un berretto, cappuccio della felpa tirato sulla testa, occhiali da sole.

Ha scelto la strategia opposta il 24enne Alessandro Cappiello, anche lui ai domiciliari dopo la denuncia dell’universitaria per quella notte di sesso contro la sua volontà di cui porta addosso i lividi e nell’animo il terrore. Il giovane, che fa il cameriere, in 40 minuti ha confermato che c’è stato un rapporto nella casa della festa ma la 21enne era consenziente.

Lei però ha denunciato il contrario. Un’odissea. "Fiducioso che la procura svolgerà le indagini in modo scrupoloso. Quanto alla mia assistita è provata e spaventata. Ha iniziato un percorso di sostegno psicologico", spiega l’avvocato Jacopo Meini che segue la studentessa. Da subito per lei accertamenti sanitari, quindi l’iter del ’Codice rosa’. Infine il grande passo della denuncia.

«Dobbiamo valutare tanti aspetti della vicenda e ascoltare molte persone presenti nella casa fra il 30 e il 31 maggio", annuncia l’avvocato Duccio Panti che difende Langella. Farà indagini difensive, dice "che gli risulta solo una serata allegra fra amici". "Ci sono cose che non tornano nelle dichiarazioni della ragazza", conclude.

«Nominerò un perito per gli accertamenti irripetibili sui cellulari sequestrati", annuncia l’avvocato Danilo Lombardi, difensore del 24enne Alessandro Cappiello che ha ammesso il rapporto con la studentessa. E’ caccia ai filmati della serata che forse sono stati cancellati. Alle chat per capire cosa si sono detti gli indagati, fra cui un 17enne, parente di due degli arrestati.