Ponte chiuso e ‘danni collaterali’

Lo stop dei veicoli sulla Cassia dura ormai da un anno e la tabaccheria ‘Mai dire mai’ paga la conseguenze

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La tabaccheria ‘Mai dire mai’ di Bellavista chiude i battenti. A un anno esatto dallo stop alla circolazione dei veicoli sulla Cassia, in corrispondenza del ponte demolito da poche settimane, Maria Politi (nella foto), la titolare, è costretta a gettare la spugna. Così la frazione si ritrova priva di una importante superficie per i servizi alla cittadinanza. In una intervista a La Nazione nei mesi scorsi, Maria, che aveva rilevato l’attività nel 2019 riuscendo inizialmente ad accrescere il giro di affari, lamentava di aver perduto il sessanta per cento della clientela "in seguito all’intervento sul viadotto e alla conseguente chiusura al traffico". Un crollo a livello economico, a suo giudizio, determinato dagli scenari successivi al provvedimento di dodici mesi fa: "A un certo punto mi sono vista impossibilitata a sostenere le spese di gestione della tabaccheria. Comprendo l’interruzione della Cassia per ragioni di sicurezza, ci mancherebbe, ma una mobilità secondaria vera e propria non è stata creata per le esigenze dei residenti e di noi commercianti". Nessuno disposto a subentrare... "Alcuni in realtà hanno bussato alla porta dopo aver visto il cartello ‘Vendesi’ - precisa - ma di fronte all’incertezza riguardo ai tempi, di sicuro non brevi, per la costruzione del nuovo ponte, hanno deciso di rinunciare. Adesso sono senza un lavoro. Però accanto alla questione personale, già di per sé grave, è da considerare l’impoverimento della comunità, che non può contare adesso su un riferimento per le ricariche, per le bollette da pagare e per altri servizi". Parla senza mezze misure di annus horribilis, Maria Politi, per descrivere il quadro. E non esita, dice, "a togliersi qualche sassolino", ricordando che "il suo appello di commerciante non è stato ascoltato dalle istituzioni, Regione, Provincia, Comune", nonostante le richieste di aiuto "formulate anche tramite Confesercenti". A suo parere, sarebbero servite delle opportune verifiche per non arrivare "a questo risultato che paghiamo solo noi", aggiunge, rimarcando "una interruzione del ponte dall’oggi al domani senza avvisare la popolazione o dare un’alternativa". Il finale è riservato ai ringraziamenti: "Agli abitanti di Bellavista, Lecchi, Staggia e Poggibonsi - termina - va la mia gratitudine, consapevole delle problematiche a loro arrecate con la chiusura della tabaccheria".

Paolo Bartalini