"L’Osservatorio ci presenta un settore che è stato il più penalizzato dalle conseguenze della pandemia, ma che dimostra una straordinaria vitalità e capacità di innovarsi". Il bilancio viene stilato da Massimo Guasconi presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena presente ieri insieme al presidente della Fondazione Mps, Carlo Rossi, Andrea Favaretto, direttore del Centro Studi Sintesi di Mestre, che ha curato la ricerca e l’assessore al Turismo, Alberto Tirelli. "Dobbiamo lavorare assieme – commenta Guasconi – come istituzioni ed associazioni, per dare concrete risposte alle legittime richieste degli operatori ad iniziare da quella di un maggiore promozione del territorio".
Le ossa del turismo della provincia di Siena infatti sono ben costituite: si contano 77 esercizi ogni 100 km quadri, ben più di quanti ce ne siano a livello regionale con picchi, come quello di Chianciano, dove 1 struttura su 3 è turistica. La lista delle cose da fare però è lunga, come dimostra il focus dell’Osservatorio, svolto stavolta attraverso un questionario. "Le imprese intervistate prevedono nella maggior parte dei casi – si legge nel report – la necessità di una diversa organizzazione degli spazi e degli eventi nelle strutture, con una crescita dell’undertourism e a una maggiore attenzione ai servizi sanitari offerti dal territorio, con una crescita anche del turismo di prossimità". Tra le azioni priorità per recuperare il terreno perduto c’è una maggiore promozione del territorio, associata a forme di supporto economico e alla rimodulazione della tassazione locale.
Richieste di cui i Comuni devono fare tesoro anche in vista dei fondi che potrebbero arrivare con il Pnrr. "L’intervento economico della Fondazione Mps – commenta Caro Rossi – a favore dell’Osservatorio Turistico rientra nel più ampio progetto “Siena 2030”, ideato e sviluppato a partire dal 2018 dal nostro ente come strumento conoscitivo delle dinamiche socio-economiche del territorio. Abbiamo risposto prontamente a un’istanza della Camera di Commercio e delle associazioni per poter disporre di un quadro valutativo del settore turistico come asset da valorizzare e rilanciare anche attraverso gli strumenti del Pnrr". La crescita, del resto, sarebbe già qui ed ora anche in vista dei fondi Pnrr. Crescono infatti dello 0,7% le imprese della filiera nel 2° trimestre 2021 rispetto il medesimo periodo 2020. Questo anche se non si raggiungono le performance pre covid (-0,9% rispetto 2° trimestre 2019). rispetto il 2020. Ma il settore pensa positivo. "La maggior parte delle imprese (40%) – si legge nel report – è ottimista sull’andamento della prossima stagione invernale. La ripresa totale delle attività secondo livelli pre-covid arriverà per il 34,5% degli intervistati per la fine del 2022".
Ma il sistema ricettivo sconta ancora difficoltà che derivano da un’offerta che l’Osservatorio definisce "polverizzata e frammentata e che, da un lato rappresenta una notevole potenzialità, ma da un altro mette in evidenza la necessità di incrementare la qualità dell’offerta". A livello di posto letto infatti ci sono 66.232 posti (pari al 12% regionale) dei quali il 39,6% in strutture alberghiere e il rimanente 60,4% in extralberghiere. In una parola: gli alberghi potrebbero dare di più. "Il quadro – commenta Daniele Fucecchi, direttore di Confesercenti Siena – oltre a confermare le gravi difficoltà che hanno interessato il settore presenta importanti spunti su quali siano gli interventi più urgenti". Fra questi quelli citati da Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena: "Serve fare una promozione sistematica del territorio, dare una diversa attenzione a valori come natura, wellness, tipicità, esperienza. E poi fondamentali forme di supporto economico e la rimodulazione della tassazione locale. Con Camera di Commercio inoltre stiamo già parlando di creare un portale unico sulla provincia di Siena".