Più che alle rivolte si pensa alle inchieste

Il magnate kazako Igor Bidilo e il suo manager di fiducia Denis Milovidov non guardano alle sommosse, ma aspettano l’udienza del gip

Il kazako Denis Milovidov, manager di fiducia di Igor Bidilo

Il kazako Denis Milovidov, manager di fiducia di Igor Bidilo

Igor Bidilo, il magnate kazako proprietario dei marchi Nannini e Scudieri, della villa La Fungaia a Monteriggioni e di una trentina di locali tra Siena, Firenze e Milano, è più in apprensione per il prossimo appuntamento dell’inchiesta ’Hidden Partner’, che delle rivolte in Kazakistan e delle tensioni contro il regime instaurato da Nursultan Nazarbayev. Non si è mai dichiarato cittadino kazako, si sente russo e lo ha ribadito anche nell’unica intervista concessa a La Nazione, ai tempi d’oro di Sielna. Vive a Vienna con la sua famiglia, ormai in Italia lo vedono molto di rado, i suoi avvocati dialogano con i rappresentanti in Svizzera. O con Denis Konstantinovich Milovidov, 49 anni, nato in Kazakistan, anche lui, russo di passaporto, svizzero e forse già fiorentino e senese di residenza. Nel senso che avrebbe trovato una casa in Toscana.

Milovidov è l’amministratore unico di Sielna, l’uomo di fiducia di Igor Bidilo, l’ex banchiere che ha scelto di allearsi e di avere come consulenti il gruppo armeno di Vagan Oganyan e la Infinet del duo Belli-Ristori. E nell’intervista a La Nazione dello scorso 23 ottobre, aveva rivelato le strategie sui locali e sugli investimenti italiani di Bidilo. "Sielna è in una situazione difficile, è stata vicina alla bancarotta. Senza i nuovi investimenti di

Bidilo - disse Milovidov quel giorno in Piazza del Campo - Sielna sarebbe fallita ad aprile o maggio. L’iniezione di 6 milioni di nuovo capitale, concordata con i giudici del tribunale, ha permesso di sanare la società. Io sono tornato amministratore, Adele Cancelmo e Zorica Nicholas sono i nuovi manager".

L’occasione delle sommosse in Kazakistan serve per fare il punto sugli investimenti e sulle inchieste che riguardano Igor Bidilo. Da Roma l’avvocato Carlo Arnulfo aspetta l’udienza del gip Ilaria Cornetti, convocata il 14 gennaio, per conoscere la risposta alla richiesta di prorogare le indagini avanzata dal pm. "Normalmente quando il gip fissa l’udienza, la risposta sarebbe scontata - si limita a commentare l’avvocato Arnulfo -. Non conosco le posizioni degli altri tre coinvolti, per quanto riguarda Igor Bidilo si tratta solo di esaminare i documenti raccolti. Vedremo cosa accadrà il 14 gennaio". Nel frattempo gli affari vanno avanti, anche se il destino dei locali si intreccia con le novità sul fronte sportivo della cordata degli armeni. Il ribaltone di fine anno al Siena calcio ha portato al ritorno da protagonista di Roman Gevorkyan, di stanza all’Hotel Continental e in prima fila nella gestione della Robur. Vagan Oganyan, vicepresidente, si è sfilato dallo sport e preferisce dedicarsi al progetto del nuovo stadio e agli affari immobiliari. Mentre l’avvocato Belli e il commercialista Ristori di Infinet avrebbero concluso il salvataggio di Sielna, con i nuovi investimenti annunciati da Milovidov e stanziati da Bidilo.

Questo è lo stato dell’arte a inizio 2022, tra appuntamenti cruciali per le inchieste e piani industriali da concretizzare. Il punto focale delle strategie sui locali è la scommessa sulla produzione di dolci senesi. Il potenziale dello stabilimento Dolci Nannini dovrà essere sfruttato di più, per aumentare le vendite di dolci e caffè in Italia e all’estero.

P.D.B.