Picchi: "Viaggio in Lituania tra migranti e filo spinato"

Il deputato e commissario della Lega è appena tornato dalla missione Nato "Dalla Bielorussia ’attacco ibrido’ per destabilizzare l’Unione Europea"

Migration

di Cristina Belvedere

Missione Nato al confine tra Lituania e Bielorussia per il commissario provinciale della Lega, l’onorevole Guglielmo Picchi, che con una quindicina di parlamentari dei 32 Paesi aderenti al Patto Atlantico, ha verificato di persona la situazione in una delle zone più ad alta tensione in termini di flussi migratori.

"Con la Commissione Economia andiamo in missione per verificare la sicurezza economica in determinate aree. In questo caso l’obiettivo era esaminare la situazione tra Lituania e Bielorussia, dove ci erano state segnalate criticità fin dallo scorso giugno. Contemporaneamente volevamo capire il livello di sicurezza energentica nei Paesi Baltici, dove le forniture di corrente elettrica sono gestite dalla Russia". Picchi, come documentato con foto e video sul suo profilo social, racconta: "Ho potuto assistere alle operazioni di fortificazione del confinte da parte del governo lituano, che è membro dell’Ue e non è certo sovranista. Per 200 km è stata innalzata una barriera di filo spinato, destinata ad arrivare a un’altezza di 4 metri, con telecamere termiche, sensori di movimento ed elicotteri, nonché stazioni della polizia di frontiera ogni 15 km. In questa terra di nessuno la Bielorussia spinge i migranti arrivati da Iraq, Siria, Golfo persico e Pakistan, che scavano dei tunnel o tagliano il filo spinato per poter entrare in Europa dalla Lituania".

E ancora: "Arrivano 5-6mila persone alla settimana da Minsk e vengono convogliate in punti di raccolta al confine". Qui non mancano momenti di tensione. "Le guardie bielorusse, che indossano divise anonime in assetto antisommossa – spiega il parlamentare leghista – spingono i migranti verso i confini con urla e i cani. Dall’altra parte, le pattuglie lituane li respingono, quindi si creano delle ’terre di nessuno’". Picchi sottolinea: "Al contrario di quanto avviene in Italia, in Lituania parlare di immigrazione illegale non è un tabù. Ho visitato due campi profughi, uno dei quali con migliaia di persone fragili, cioè famiglie, donne single o incinta, esponenti della comunità Lgbt, etc. Sono per la maggior parte iracheni, somali, c’è qualche siriano, alcuno sono curdi. Inoltre iniziano ad arrivare gli africani attraverso Istambul".

Secondo il parlamentare, "l’obiettivo di Mosca è indurre l’Europa attraverso la pressione sui Paesi Baltici ad alleggerire le sanzioni in atto contro la Russia, rompendone l’isolamento e riaprendo i negoziati". Picchi conclude: "I trafficanti di esseri umani sono peggio dei criminali, perché limitano la capacità dei Paesi di prendere decisioni di politica interna ed estera, paralizzando anche l’Ue. Questo sta avvenendo anche in Italia. Le preoccupazioni della Lega e FdI sono purtroppo fondate".