Coronavirus, "scuole chiuse a Piancastagnaio: rifarei quell’ordinanza"

Il sindaco Vagaggini rigetta l’accusa di aver fatto allarmismo. "Meglio prevenire che trovarsi come in altre zone d’Italia"

Il sindaco Luigi Vagaggini (foto Di Pietro)

Il sindaco Luigi Vagaggini (foto Di Pietro)

Siena, 27 febbraio 2020 - «Non è che mi sono alzato la mattina e all’improvviso ho deciso di emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole, peraltro in via precauzionale. E lo sottolineo. Il percorso è stato compiuto insieme al mio assessore, alla polizia municipale, alla Misericordia locale, ai carabinieri e anche con consiglieri di minoranza. Un’ordinanza pienamente condivisa da tutti coloro che rappresentavano la comunità di Piancastagnaio in ogni settore. Poi è chiaro che firma il sindaco. Non mi vergogno a dire che sarei pronto a sottoscriverla in caso di necessità perché è sempre bene prevenire piuttosto che trovarsi ad affrontare problemi come è accaduto in altre parti d’Italia", rivendica il primo cittadino di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini .

La riunione con le fasce tricolori voluta dal prefetto Armando Gradone per istituire una cabina di regia provinciale unitaria, sempre attiva per coordinare gli eventuali interventi per l’emergenza coronavirus, è appena terminata. "Una riunione informativa in cui si è detto di stabilire criteri generali, insieme alla Provincia e alla Prefettura, per tutti i Comuni in modo da non sfilacciarsi. Tant’è che sono intervenuto in chiusura per riaffermare che il mio è stato un caso particolare, in una zona particolare. E ho anche ribadito che ogni sindaco ha la propria responsabilità, così come le comunità sono diverse fra loro", sottolinea ancora Vagaggini. © RIPRODUZIONE RISERVATA