Piancastagnaio, Voltaia festeggia la vittoria con Gingillo

Il fantino: "Mi sto allenando per lo Straordinario"

Gingillo

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Piancastagnaio (Siena), 23 settembre 2018 - "Una bellissima festa, davvero, non me lo aspettavo. Ci godiamo il  bel momento, c'e' ancora tempo per pensare a Siena, anche se sono in pieno ritmo ed allenamento''. Un 'Gingillo rilassato, entusiasta e curioso di tutta quella gente che anche a Piancastagnaio gli è accanto festante e gioviale, ospite di onore alla cena della vittoria nella contrada di Voltaia, vincitrice lo scorso 18 agosto del dodicesimo palio dalla ripresa del 1979.

Sul palco d'onore, Giuseppe Zedde siede accanto alla dirigenza bianconera, il giovanissimo capitano Alessandro Conti, artefice di un progetto vittorioso, che lo ha visto trionfare negli ultimi sette anni in quattro palii davvero esaltanti. E poi, la presidente in rosa, la priora Valentina Menchini, che nei discorsi ufficiali ripete all'infinito "che il segreto delle grandi vittorie  è il senso di gruppo e di amicizia che lega tanti giovani e giovanissimi a questa piccola contrada per estensione, ma grande per successi antichi e recenti".

Oltre trecento persone, tra contradaioli, invitati, autorità locali, con il sindaco Luigi Vagaggini, il rettore del magistrato delle contrade pianesi Alessandro Bocchi, il Parroco di Piancastagnaio Don Gian Luca Emidi. La grande festa della vittoria, si e' svolta nella struttura dell'ex bocciodomo di Piancastagnaio, ormai divenuta la sala ufficiale delle associazioni pianesi. Tra gli ospiti, Mario Canu, il preparatore del cavallo vittorioso montato da Gingillo.

"Cabala a parte -  ci ha confidato Alessandro Conti- sono stati quattro palii vinti in anni pari, 2012, 2014, 2016, 2018, frutto di un progetto che ha coinvolto tutta la contrada, maggiormente i giovani, che spero rappresentino un brillante futuro. Di questi anni fortunati, mi piace ricordare il 2016, anno in cui e' nata la mia bimba, e questo anno in cui mi sono sposato. Lasciare il posto di capitano? sicuramente sì, anche se ufficialmente rimango fino al prossimo dicembre, ma comunque, al posto mio subentrerà un giovane dello staff, per proseguire il grande lavoro fatto''. E come in tutte le grandi feste che si rispettino, l'ultimo atto, è stato il lancio di grandi lanterne rivolte al cielo, a ricordare tutti quei contradaioli scomparsi, ma sempre vivi nel cuore bianco nero.