Pfizer in vista per la fascia 5-11 anni "Vi spiego perché il vaccino è sicuro"

Salvatore Grosso, pediatra delle Scotte rassicura: "Il rischio di eventi avversi è infinitamente basso"

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"È necessario vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni perché, rispetto alle precedenti varianti, la delta è maggiormente contagiosa. Il rischio di forme cliniche gravi è certamente molto minore rispetto agli adulti, ma aver un rischio minore non significa avere rischio 0". Il professor Salvatore Grosso, direttore della Pediatria alle Scotte non ha dubbi, serve vaccinare i più piccolo, nella nostra provincia circa 15mila e serve farlo il prima possibile.

"Nelle aree metropolitane, come Milano, Roma e Firenze – afferma – ci sono già dei ricoveri in questa fascia d’età". Sul vaccino ai bimbi dai 5 agli 11 anni l’Italia è in attesa di un pronunciamento definitivo di Ema, l’auspicio è che possa arrivare a dicembre. Poi dopo arriveranno anche le disposizioni del Governo e dell’Aifa. Per fare questo passo in avanti è stata fondamentale la tempestività degli Stati Uniti, che hanno fatto da apripista agli altri Paesi, dando già il via libera al vaccino di Pfizer nei 5-11enni. "Un plauso a loro che sono già partiti, e hanno in programma di vaccinare 28 milioni di bambini".

Ai genitori che manifestano paura cosa si sente di dire?

"È appurato che il vaccino è estremamente sicuro in età adolescenziale e gli studi clinici preliminari indicano la stessa sicurezza anche tra i 5 e gli 11 anni. Ci sono stati dei rarissimi casi di miocardite transitoria in adolescenti, ma è altrettanto vero che nessuno può dire quale sarebbe stata l’evoluzione del Covid in quegli stessi adolescenti se avessero contratto il virus. Io ai genitori dico che il rischio di eventi avversi da vaccinazione è infinitamente basso, mentre è alto il rischio clinico derivante dal contagio"

Soprattutto ora che le lezioni a scuola sono in presenza.

"Certo, l’aumento dei contagi dalla riapertura della scuola è significativo, non ci possiamo permettere altre chiusure, la vaccinazione può essere un’arma che difende la socialità dei bambini, aspetto essenziale per lo sviluppo psicofisico".

Ai bambini verrà fatta una dose standard?

"Per qualsiasi dettaglio tecnico bisogna attendere l’Ema, che si pronuncerà nella seconda metà novembre, inizio dicembre. Quello che sappiamo è che sarà fatta con Pfizer, perchè questo vaccino non porta problemi. Il vaccino mRna non entra in contatto con il dna delle cellule dell’organismo".

Chi sarà a vaccinarli?

"I pediatri faranno la loro parte e saranno attori importanti, ma ancora serve capire le varie indicazioni".

Alle Scotte qual è la casistica di ricoveri in questa fascia di età?

"Nella nostra realtà per fortuna c’è un numero di bambini contagiati molto basso, il numero di bambini arrivati in ospedale sta aumentando a Milano e Roma. A Siena il coinvolgimento è ancora basso".

Poi c’è il capitolo 0-5 anni

"È ancora presto per parlarne, posso dirle però che il prossimo anno ci sarà un nuovo vaccino che non si basa più sul mRNA ma su una proteina ingegnerizzata, una nuova arma in più contro il Covid".

Simona Sassetti