Il professionista di Pienza di 79 anni che si curava per la maculopatia si sta ancora curando per le conseguenze dell’infezione

Il professionista di Pienza si sta ancora curando per le conseguenze dell'infezione

Siena, 16 novembre 2022 - "Ho una maculopatia che mi avevano diagnosticato nel dicembre 2021. Finalmente ero riuscito ad ottenere un ciclo di punture che per curare questa patologia vengono effettuate nell’occhio. La cosa mi aveva reso felice. Spiego in modo banale come funziona: si forma una macchia al centro, scura. Quando si effettua il trattamento schiarisce e va via. Mi era già capitato una decina di anni fa, con successo. Di conseguenza quando mi è stato comunicato che potevo sottopormi alle iniezioni, ripeto, brillavo. E invece è accaduto quello che La Nazione ha raccontato", spiega un architetto di 79 anni, M.C., che vive nel comune di Pienza. E’ uno dei pazienti a cui l’8 settembre scorso era stato somministrato un medicinale intravitreale alle Scotte a seguito del quale ha accusato fastidi, venendo sottoposto dopo qualche giorno ad un intervento in Oculistica. Come si ricorderà, era stata riscontrata un’endoftalmite, un’infezione, ad otto pazienti sottoposti al trattamento. E solo per uno, aveva comunicato il 22 settembre l’Azienda ospedaliera, era emersa una presenza batterica, escludendo che il problema si fosse verificato in fase sporzionamento e allestimento del farmaco. Architetto, quando ha effettuato la prima iniezione? "Ad inizio agosto al policlinico. Tutto è andato bene. Anzi, ho riscontrato subito un beneficio. Non so con esattezza quante fossero quelle previste per completare il trattamento, 10 anni fa furono tre. La seconda puntura era per l’8 settembre". Una volta tornato a casa? "Ho cominciato a rivedere scuro, come se nulla fosse stato fatto. Dico la verità, non ho avvertito dolori o altro. Un po’ di fastidio, questo sì. Credevo fosse naturale. Senonché mi hanno chiamato dall’ospedale un paio di giorni dopo, se non erro, dicendo che dovevo tornare subito lì per fare una visita. Riferirono che c’erano state delle complicazioni, chiesero come stavo. Sono rimasto ricoverato due giorni. Mi hanno rimesso le mani nell’occhio e, visto che c’era anche un inizio di cataratta, accolsi il loro invito ad effettuare contemporaneamente anche quell’intervento. Mi portarono in sala operatoria, di me si occupò personalmente il primario. Poi lessi su La Nazione la vicenda e mi riconobbi" . Conosce altri pazienti che hanno avuto come lei problemi dopo l’8 settembre? "Un altro, che vive in Valdichiana. Lo vidi quel giorno per il trattamento legato alla maculopatia e lo ritrovai quando fui richiamato, come lui, dai medici alle Scotte. Adesso, sono solo a Pienza perché i miei cari stanno a Roma, ci facciamo portare a Siena dalla Croce Verde che viene pagata dall’Asl. Ci ha fatto sentire un po’ protetti, mentre le medicine dobbiamo comperarle a nostre spese. Ne ho incrociati anche altri di pazienti. Tutti a dire che è stata una sorta di disgrazia, ne abbiamo buscate noi. E’ stato come avere un incidente stradale".   Quante sedute ha già fatto? "Una decina, credo. Ogni volta che vado a Siena dicono che va meglio ma non ho questa percezione. Mi hanno messo un liquido nell’occhio per cui è come se guardassi attraverso un brodo. Molto fastidioso. Senza contare che mi devo far portare in giro con l’auto da amici e conoscenti. Non posso scrivere perchè con un solo occhio non ho percezione della distanza". Alcuni pazienti vorrebbero rivolgersi ad un legale.  "La mia priorità è mettere a posto l’occhio, poi magari mi consulterò anche io con un avvocato. Ho avuto spese, rinunciando anche ad alcuni lavori. Una pacca sulla spalla non sarebbe male". Cosa dice al policlinico? "Al di là dell’accaduto, che non è poca cosa, ho trovato persone corrette con cui ho anche scherzato. Tendo sempre a buttarla il più possibile a ridere, sebben questa volta sia un po’ faticoso. Volevo poi ringraziare La Nazione per gli articoli pubblicati sul caso".

Cronaca

Siena, 16 novembre&nbsp;2022 - "Ho una maculopatia che mi avevano diagnosticato nel dicembre 2021. Finalmente ero riuscito ad ottenere un ciclo di punture che per curare questa patologia vengono effettuate nell’occhio. La cosa mi aveva reso felice. Spiego in modo banale come funziona: si forma una macchia al centro, scura. Quando si effettua il trattamento schiarisce e va via. Mi era già capitato una decina di anni fa, con successo. Di conseguenza quando mi è stato comunicato che potevo sottopormi alle iniezioni, ripeto, brillavo. E invece è accaduto quello che La Nazione ha raccontato", spiega un architetto di 79 anni, M.C., che vive nel comune di Pienza. E’ uno dei pazienti a cui l’8 settembre scorso era stato somministrato un medicinale intravitreale alle Scotte a seguito del quale ha accusato fastidi, venendo sottoposto dopo qualche giorno ad un intervento in Oculistica. Come si ricorderà, era stata riscontrata un’endoftalmite, un’infezione, ad otto pazienti sottoposti al trattamento. E solo per uno, aveva comunicato il 22 settembre l’Azienda ospedaliera, era emersa una presenza batterica, escludendo che il problema si fosse verificato in fase sporzionamento e allestimento del farmaco. 
Architetto, quando ha effettuato la prima iniezione? 
"Ad inizio agosto al policlinico. Tutto è andato bene. Anzi, ho riscontrato subito un beneficio. Non so con esattezza quante fossero quelle previste per completare il trattamento, 10 anni fa furono tre. La seconda puntura era per l’8 settembre". 
Una volta tornato a casa? 
"Ho cominciato a rivedere scuro, come se nulla fosse stato fatto. Dico la verità, non ho avvertito dolori o altro. Un po’ di fastidio, questo sì. Credevo fosse naturale. Senonché mi hanno chiamato dall’ospedale un paio di giorni dopo, se non erro, dicendo che dovevo tornare subito lì per fare una visita. Riferirono che c’erano state delle complicazioni, chiesero come stavo. Sono rimasto ricoverato due giorni. Mi hanno rimesso le mani nell’occhio e, visto che c’era anche un inizio di cataratta, accolsi il loro invito ad effettuare contemporaneamente anche quell’intervento. Mi portarono in sala operatoria, di me si occupò personalmente il primario. Poi lessi su La Nazione la vicenda e mi riconobbi" . 
Conosce altri pazienti che hanno avuto come lei problemi dopo l’8 settembre? 
"Un altro, che vive in Valdichiana. Lo vidi quel giorno per il trattamento legato alla maculopatia e lo ritrovai quando fui richiamato, come lui, dai medici alle Scotte. Adesso, sono solo a Pienza perché i miei cari stanno a Roma, ci facciamo portare a Siena dalla Croce Verde che viene pagata dall’Asl. Ci ha fatto sentire un po’ protetti, mentre le medicine dobbiamo comperarle a nostre spese. Ne ho incrociati anche altri di pazienti. Tutti a dire che è stata una sorta di disgrazia, ne abbiamo buscate noi. E’ stato come avere un incidente stradale". 
Quante sedute ha già fatto? 
"Una decina, credo. Ogni volta che vado a Siena dicono che va meglio ma non ho questa percezione. Mi hanno messo un liquido nell’occhio per cui è come se guardassi attraverso un brodo. Molto fastidioso. Senza contare che mi devo far portare in giro con l’auto da amici e conoscenti. Non posso scrivere perchè con un solo occhio non ho percezione della distanza". 
Alcuni pazienti vorrebbero rivolgersi ad un legale. 
"La mia priorità è mettere a posto l’occhio, poi magari mi consulterò anche io con un avvocato. Ho avuto spese, rinunciando anche ad alcuni lavori. Una pacca sulla spalla non sarebbe male". 
Cosa dice al policlinico? 
"Al di là dell’accaduto, che non è poca cosa, ho trovato persone corrette con cui ho anche scherzato. Tendo sempre a buttarla il più possibile a ridere, sebben questa volta sia un po’ faticoso. Volevo poi ringraziare La Nazione per gli articoli pubblicati sul caso".

Oculistica Siena, un paziente: "Non lavoro e non guido dopo l'infezione"

Guardia costiera 

Elba, traghetto contro il molo a Portoferraio: guasto o errore umano, verifiche in corso

Gas, impennata nelle bollette

Gas, luce, elettrodomestici. Come risparmiare e dare un taglio ai consumi di casa

L'automedica dentro la nave

"Costole incrinate, contusioni varie": l'incidente del traghetto, una decina i feriti

Potrebbe interessarti anche

Carabinieri

Spaccia davanti alla scuola, diciottenne arrestato dai carabinieri

Ambulanza (foto d'archivio)

Incidente di caccia a Pitigliano, muore a 53 anni

La locandina

Servizio civile, l’Associazione Tumori Toscana cerca volontari

Oculistica Siena, un paziente: "Non lavoro e non guido dopo l'infezione" - Cronaca - lanazione.it

Siena, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

Oculistica Siena, un paziente: "Non lavoro e non guido dopo l'infezione"

Un architetto di Pienza fra gli 8 pazienti che hanno avuto problemi per il trattamento della maculopatia alle Scotte. Il racconto di un calvario

Accesso per un giorno

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione