Pasti ’scientifici’ alla Rsa Cocconi-Bernabei

Montepulciano: la struttura introduce il nuovo protocollo ’Weancare’ con prodotti per facilitare l’alimentazione degli ospiti disfagici

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Le anomalie della deglutizione (disfagia) o l’impossibilità di assumere pietanze di consistenza normale, oltre a negare il piacere derivato dal mangiare, possono essere causa di disturbi da malnutrizione proteico-energetica. La Rsa Cocconi-Bernabei di Montepulciano, gestita dalla Pia Arciconfraternita della Misericordia, per migliorare l’alimentazione dei proprio ospiti ha adottato un nuovo protocollo, denominato "Weancare", che nasce dalla collaborazione della Harg, società benefit italiana specializzata nella produzione di alimenti per disfagici, con il Dipartimento di Scienza della Salute dell’Università di Genova. Nell’alimentazione degli ospiti della Rsa sono stati così introdotti pasti completi, di consistenza modificata (semifluida), a base di prodotti esclusivamente naturali, liofilizzati e reidratati, che favoriscono la deglutizione, offrendo nel contempo un corretto apporto nutrizionale. La varietà di tali cibi consente di stilare un menù su base quindicinale o mensile, evitando la riproposizione delle stesse pietanze e soprattutto la monotonia dei cibi frullati, amalgamati in un piatto unico.

"La proposta di pietanze variegate – spiega Gino Terrezza, responsabile sanitario della Rsa – sia dal punto di vista organolettico sia della presentazione in piatti separati (primo, secondo, contorno e dolcefrutta), mira a recuperare il momento valoriale del pasto, facendo leva sulla sollecitazione della sfera sensoriale del gusto e della vista. Le diverse portate hanno un quantitativo di nutrienti, di calorie e di liquidi noto e questo fa sì che anche gli ospiti che tendono ad alimentarsi meno degli altri, perché incapaci di introitare normali quantità di alimenti, possano giovarsi di razioni ridotte ma dal contenuto calorico-proteico adeguato alle esigenze metaboliche individuali, necessarie per far fronte alla quotidianità. Anche l’idratazione viene curata attraverso la somministrazione di acque gelificate di consistenza variabile, dallo sciroppo al budino, e aromatizzate in modo delicato per favorirne il gradimento da parte degli ospiti".

Il nuovo protocollo di alimentazione è partito ad agosto, le persone incluse nel progetto saranno monitorate per sei mesi e i parametri che (a gennaio 2023) risulteranno dall’indagine saranno condivisi, in forma anonima, sulla piattaforma dello studio che è alla base del progetto. "La Misericordia – spiega il presidente Adriano Giuliotti – valuterà l’efficacia di questa innovazione attraverso il resoconto scientifico che riceverà". Il protocollo prevede anche il confronto con i familiari degli ospiti.