Pappio e il suo rapporto con il mitico Folco

Una simbiosi, quella fra Lorenzo Fabbri e il barbero, che si racconta in storie divertenti

Chissà se i giovani del 2023 conoscono la storia di Lorenzo Fabbri detto Pappio. Crediamo di no, ma la speranza è ultima a morire. Questo senese e dragaiolo rappresenta soprattutto la Siena di un tempo, di un palio splendidamente piccolo e libero, di una provincialità che faceva bene al cuore. E’ quindi l’immagine più vera di una genuinità portata all’accesso, al paradosso di storie raccontate sotto una luna sfacciata. Un romanticismo che oggi fa sorridere, che non trova più scenari giusti. Pappio e il suo rapporto con Folco, una sorta di unico uomo-cavallo che era il senso di una simbiosi che si racconta in storie divertenti e divertite, dove c’è tempo anche per la tragedia della guerra, quando nel silenzio dell’entrone i due si ritrovano nel giorno in cui si doveva correre il Palio. Lorenzo Fabbri se ne va via presto, agli inizi del decennio cinquanta, proprio quando la città stava cominciando la sua inesorabile trasformazione. E’ il segno di un mondo che abdica, che ci lascia, e dove i personaggi come lui non ci possono più stare. La conclusione sarebbe amara, meglio giocare sul romanticismo di pensarlo nel cielo di Siena e, come ha scritto Enrico Giannelli, immaginarlo che si aggiri nervoso e trepidante il 29 giugno e il 13 agosto.

Massimo Biliorsi