Il Palio straordinario del 2000 vinto dalla Selva
Siena, 17 ottobre 2018 - Con indosso la montura della propria contrada, oggi in tarda mattinata saranno chiamati ad accattivarsi la benevolenza della sorte per cercare di portare nella stalla non il cavallo migliore, bensì quello vincente. Stiamo parlando dei 10 contradaioli scelti da ogni capitano per andare a prendere il cavallo. L’annuncio del prescelto è ormai diventato una sorta di rito ed ogni capitano lo comunica al proprio popolo nei modi e nei tempi dettati dalla tradizione della contrada stessa. In molti rioni si attende addirittura la cena del giorno precedente l’assegnazione per la comunicazione ufficiale.
Per questo palio straordinario in molti hanno scelto un giovane contradaiolo, premiando la new generation. Partiamo dalla Torre con capitan Capelli che ha scelto il 61enne Sandro Cenni. Nella Lupa, invece, il prescelto è il classe ‘84 Pierandrea Rugi, che fa parte dello staff della stalla lupaiola. Il capitano della Chiocciola Claudio Villani ha scelto Michele Lorenzetti, mentre nell’Oca tocca ad un giovanissimo: capitan Bernardini punta infatti su Niccolò Fontani. Per quanto riguarda il Drago, capitan Miraldi ha premiato un giovane contradaiolo, conosciuto in città per le sue performance da dj, Maurizio Morgantini. La Tartuca, invece, non ha ancora sciolto le riserve e lo farà solamente questa mattina a poche ore dall’assegnazione. Vedremo se capitan Cortecci manterrà la tradizione tartuchina di individuare il prescelto tra uno dei barbareschi. Nella Selva invece capitan Giorgi va sul «sicuro» affidando il compito a Paolo Fontana, barbaresco vittorioso nell’ultimo palio straordinario corso, quello del 2000, vinto appunto dalla contrada di Vallepiatta. Anche nella Civetta capitan Lorenzetti premia le nuove generazioni scegliendo Guido Bianciardi detto Guide. Un giovane anche nel Nicchio, visto che capitan Cambiaggi ha scelto Federico Magi, figlio del mangino dei Pispini Fausto. Infine la Giraffa, con la scelta del priore/capitano Bernardo Lombardini che è ricaduta su Niccoló Pulcinelli, tamburino di Piazza.