Palio straordinario, incontro a tre in Comune. "Vogliamo valutare se è possibile correre"

Siena, il rettore del Magistrato Rossi si è recato a Palazzo Pubblico con il decano dei capitani per fare il punto con il sindaco

Remorex vince scosso l’ultimo Palio Straordinario corso nell’ottobre 2018

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Siena, 15 luglio 2021 - «Il desiderio di priori e capitani è quello di vedere se è possibile correre un Palio Straordinario. Certo, fra desiderio ed effettiva fattibilità resta tutto da verificare. Chiaramente con il Comune, con il quale siamo in contatto costante, e con le istituzioni. Ferma restando la particolare attenzione a quelle che potranno essere le eventuali limitazioni".

Il ’programma’ delle prossime settimane è racchiuso in queste parole del rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi. Che si è confrontato al riguardo con i colleghi lunedì sera, attendendo che facessero altrettanto i capitani il giorno seguente. Per poi recarsi ieri mattina con il decano dei dirigenti palieschi, Marco Lorenzini, in Comune dal sindaco Luigi De Mossi.

Che negli ultimi giorni ha ribadito l’importanza del gioco di squadra, tanto più quando si parla di organizzare un Palio Straordinario. Tanto più in un momento ancora così delicato. Una cosa è certa: ha dettato i tempi. Entro la prima settimana d’agosto la decisione se farlo o meno va presa.

«Quelle che potranno essere le eventuali limitazioni andranno chiarite con le autorità. Noi intanto dobbiamo aspettare il 31 luglio per capire se verrà o meno prorogato lo stato di emergenza nazionale che comporta le restrizioni che ormai tutti conosciamo. Sarà il primo spartiacque. Vanno quindi valutati eventuali paletti che le Contrade sono disposte o meno ad accettare", prosegue il rettore Rossi.

Che con il sindaco De Mossi e il decano dei capitani si è lasciato stabilendo di restare in contatto costante per monitorare, passo dopo passo, l’evolversi della situazione. Del resto l’abbiamo imparato da quando è scoppiata la pandemia che guardare oltre le 24 ore (o quasi) a volte è difficile.

Non si tira indietro Rossi a commentare il polverone di polemiche che i festeggiamenti del pullman scoperto della Nazionale ha provocato in città. ‘Perché loro sì e noi no?’, il tormentone che tiene banco. "Un conto sono le manifestazioni estemporanee e altre quelle che richiedono invece un’autorizzazione.

Anche sotto il profilo della tempistica. Una cosa è un raduno spontaneo per qualche ora, altra quattro giorni di Palio. Anche il tempo dell’evento rappresenta, nella condizione attuale, una variabile da considerare. Ecco, credo che i prossimi quindici giorni saranno importanti anche per capire se le manifestazioni spontanee a cui abbiamo assistito porteranno a delle conseguenze oppure, come già accaduto in altri casi no. Un fattore basilare".

La seconda metà di luglio, dunque, servirà per sapere se il premier Draghi prolungherà lo stato d’emergenza (e allora addio speranze di Straordinario) ma anche per comprendere se ci saranno fiammate di contagi a seguito delle esplosioni di piazza per la Nazionale.

Per capire se la situazione sanitaria si valuterà in base ai nuovi positivi oppure al numero di posti letto occupati. Questo sul fronte generale. C’è poi quello interno. Se davvero s’intende provare a tornare al canape, dopo la metà d’agosto vanno effettuate le assemblee nelle Contrade. E qui c’è un primo scoglio, nel senso che non è scontato (anzi) che i contradaioli possano sapere a quali eventuali restrizioni dovranno sottostare perché è presto. Ci vorrà un assenso fideistico, che ad ora non tutti si sentono di garantire. Andrà poi valutato l’eventuale annullamento, se ci fossero ritorni di fiamma del virus. Possibile da parte del consiglio comunale, magari, ma se ciò si rendesse necessario una volta estratte a sorte le Contrade? La squalifica, nel caso vengano fuori alcune delle Consorelle sotto punizione, se non si corre non verrà scontata. E si va al 2022. Tutte questioni delicate.

Il compito principale dei priori sarà quello di capire quali potrebbero essere le regole d’ingaggio per lo Straordinario. E il Comune, che lo organizza, verificarle a 360 gradi. Perchè una volta iniziato il percorso e giunti magari alle ultime battute, ci sia la sicurezza che qualsiasi cosa accada Siena tornerà a vivere la sua Festa.

Il sindaco De Mossi non è tanto preoccupato dell’eventuale contingentamento degli accessi in Piazza, magari legato a vaccino e tampone, quanto delle zone esterne dove restano i contradaioli che non possono accedere. Si torna all’idea di protocolli da seguire, soprattutto da mettere a punto. Oltre il 20 settembre, poi, meglio non andare: la pandemia potrebbe riprendere forza in autunno.