Palio, un anno fa Siena perse Brio. "Andrea, aiutaci a ripartire"

Un minuto di silenzio per il fantino ial ’Tamburo’, la commozione dei colleghi. Poi la messa in Provenzano con la famiglia celebrata dall’amico don Grassini

La messa per Brio in Provenzano

La messa per Brio in Provenzano

Siena, 18 maggio 2022 - Solo i rumori della campagna. Le galline, il ronzare degli insetti. Un cane abbaia. Anche i cavalli, Biridi e Tabacco, Un’altra te e Brivido sardo, Benito baio, Zirra e Bombolo, fermi come statue accanto ai fantini a terra.

Come se sentissero i cuori palpitare. Quelli dei contradaioli a cui Andrea Mari, detto Brio, aveva regalato la gioia. Quelli di chi magari ha sofferto per una sua vittoria ma rispettava l’uomo, prima ancora che il fantino. La sua professionalità e capacità di interpretare una frase che non è retorica per i senesi: ’Il Palio è vita’. Appoggiato allo steccato il sindaco Luigi De Mossi ha osservato, a testa bassa, un minuto di raccoglimento per Brio, prima che iniziassero le cinque corse di addestramento dei cavalli da Piazza. I big, Tittia e Scompiglio, c’è anche Tempesta, restano nella zona van. Non vola una mosca.

"A cavallo, ciao Andrea", dà poi l’ordine di montare Susanna Pioli, speaker a Monticiano, dando il via alle corse. "Un anno dalla tragedia – commenta più tardi De Mossi –, credo che fosse doveroso fare un minuto di silenzio per Brio. E’ una giornata particolare ma non un bel film – prova a sdrammatizzare – come quello di Ettore Scola".

Riavvolgendo il nastro di dodici mesi, infatti, proprio il 17 maggio Siena era sotto choc per la notizia dell’incidente sulla strada di Bolgheri con la Porsche del fantino lanciata a tutta velocità, che finì la corsa contro un cipresso. E strappò Andrea Mari al Palio che tanto amava, alla città e a tutti i suoi cari.

Stretti ieri dall’abbraccio caldo, durante la messa intima, delle parole di don Enrico Grassini, parroco di Provenzano e correttore della Civetta. Soprattutto grande amico di Andrea. Una celebrazione nella basilica dove il 22 maggio scorso Siena aveva salutato Brio per l’ultima volta. La chiesa dove il Palio ripartirà fra poche settimane. "C’è l’impalcatura davanti all’altare che dovrà essere bellissimo per la rinascita della Festa – ha osservato don Grassini –; chiunque la sera del 2 luglio arriverà qui davanti per ringraziare la Vergine non sarà circondato da un’ombra ma da una luce, quella di Brio che tornerà a brillare. Lui ci sarà. Aiutaci Andrea a ripartire in una situazione nuova, bella, rischiosa, sconosciuta che è questo tempo che si apre davanti a noi. Aiuta la Festa".

«Da brivido pensarci, quando ho aperto le chat stamani (ieri, ndr ) e ho visto tutti quei ricordi di Andrea", sospira Tittia. Sui social saluti commossi, intimi, belli, scherzosi come era Mari. Un giorno particolare anche per Antonio Mula, era il suo allievo. Ha giurato che Andrea correrà sempre insieme a lui. Gli ha insegnato tanto, l’amore per il Palio. Che è una cosa seria ma anche dove non deve mancare il gioco. Il Brio, appunto.