"Palio, Santa Maria, cantieri e Biotecnopolo I senesi giudicheranno la giunta sui fatti"

Il sindaco De Mossi e le strategie per il 2022. "Lavori pubblici per 8 milioni la priorità, non è vero che non abbiamo progetti. Penseremo alla Fondazione Mps a marzo. Consiglio e comitato scientifico del museo dovranno coinvolgere anche partner privati"

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di Pino Di Blasio

Il sindaco Luigi De Mossi, dopo la diretta Facebook sull’emergenza sanitaria, preferisce rispondere alle domande de La Nazione sugli altri temi della città, in redazione, per tornare alle interviste in presenza.

Sul Palio ha voluto lanciare segnali, disegnando una road map per correre nel 2022?

"Ho voluto dare uno scossone, indicare la strada per tornare alla normalità. Siamo sempre stati propositivi anche nelle riunioni per l’ultimo dell’anno. Al prefetto e al questore abbiamo consegnato la mappatura della Piazza, anche se siamo consapevoli di quali saranno i momenti più delicati".

Quali saranno?

"L’estrazione delle Contrade e l’assegnazione dei cavalli. Più delle prove e del Palio stesso, quando la Piazza è recintata e la presenza è controllabile. In quei momenti l’accesso è libero, bisognerà studiare delle soluzioni, perché i contradaioli vogliono essere presenti. Chiederò un grande contributo alle Contrade, non me lo negheranno, sui momenti di aggregazione. L’obiettivo del Comune è correre quest’anno e fare una festa di popolo, ma bisogna essere molto responsabili".

Qual è lo stato di salute della sua amministrazione?

"Deve chiederlo ai cittadini. Noi abbiamo fatto amministrazione più che politica. Il rush finale sui bandi che abbiamo pubblicato, aveva due significati: la giunta c’è e non si ferma davanti alle difficoltà. Aver impegnato oltre 8 milioni di euro per lavori, significa guardare al futuro con fiducia. Il mondo non finirà domani, questa città ha dimostrato nella storia che sa risollevarsi anche dopo pandemie peggiori. Già l’estate scorsa è stata un successo di presenze e di riscossa".

Spera in una primavera di rinascita per la città?

"Sa qual è l’aspetto che mi preoccupa dei contagi? L’aumento dei malesseri psicologici, delle depressioni e degli stati d’ansia. Sono gli strascichi che dobbiamo combattere, per non uscire peggiori dall’emergenza".

Cosa risponde a chi imputa alla giunta una grave carenza di progetti, visti i bandi perduti?

"Non credo risponda alla realtà.

Abbiamo partecipato a tutti i bandi, spesso siamo finiti indietro perché siamo messi meglio degli altri come indici di vivibilità. Nonostante ciò, abbiamo ottenuto fondi da diversi bandi".

Biotecnopolo e Mps sono due vittorie cruciali per il 2022?

"Aggiungerei anche una terza: l’aver trovato una soluzione per il Palazzo della Provincia".

Bisogna stringere però...

"Quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto. Credo firmeremo quanto prima il protocollo d’intesa. Sul Monte dei Paschi le iniziative che abbiamo assunto, con unità di intenti tra Regione e Provincia, hanno evitato un’operazione che sarebbe stata troppo costosa per il Paese, non solo per Siena".

Sarà un anno di ripartenza?

"Bisogna afferrare un anello per volta della catena del destino. Il nostro obiettivo sarà spingere le imprese a fare i lavori importanti nel miglior modo possibile. Non ci sono più immagini ideologiche sul Comune, oggi i cittadini vogliono sapere quali opere hai fatto e come le hai fatte. E ti valutano su questo".

Il 9 febbraio scade il rapporto con Opera sul Santa Maria..

"Ieri abbiamo nominato i sei esperti del comitato scientifico. Il presidente della Fondazione Lucia Cresti si sta muovendo per allargare i soci privati. Dovranno parlare con le Università, la Fondazione Mps e le associazioni culturali. A breve inaugureremo un’uscita di sicurezza che può far salire le presenze da mille a 1.800".

Ad aprile ci saranno le nomine della Fondazione Mps..

"Una partita tutta da giocare. Finora abbiamo lavorato sui bandi e sui lavori pubblici, ora c’è l’elezione del Presidente della repubblica. Cominceremo a fare sul serio a inizio marzo".

A giugno si elegge il rettore..

"L’Università è autonoma, l’amministrazione sarà attenta, ma rispetterà le scelte dell’ateneo. Ovviamente speriamo in una collaborazione fattiva, ci sono tante cose da fare insieme, dal Biotecnopolo al Santa Maria".

Si ricandiderà nel 2023?

"Un anno in politica è un’era geologica, può succedere di tutto. Potrei avere un infortunio politico, potrebbero sparire tanti candidati di oggi. Alla fine c’è un’unica verifica, il gradimento dei cittadini senesi".