’Palio, pazzia e giovinezza di una città’

Tuffo nel passato con il libro edito da Il Leccio nel 1968 e che fu ristampato nel 1984

In tempi di pandemia, raccontiamo ai giovani di personaggi e libri del passato, di chi ha descritto il senso profondo del rione. Ci sono stati mille e altrettanti ce ne saranno nel tempo. E, a proposito di come si può spiegare questa incredibile originalità, perché non recuperare e leggersi "Palio, pazzia e giovinezza di una città", edito da Il Leccio nel già lontano 1968, libro che ebbe un certo successo e per questo esiste una successiva ristampa del 1984. Non si vuole spiegare il Palio a tutti i costi, si cerca di calare il lettore nel crogiolo delle cose, nella febbre che prende ogni contradaiolo. Lamioni lo fa attraverso aneddoti, racconti, infuocati esempi. Una sorta di crescendo verdiano che arriva al suo culmine nel dipingere i quattro giorni di Palio, sempre visti attraverso il protagonista, il senese, che racconta le sue sensazioni, il suo modo di vivere che non guarda in faccia alle apparenze. E’ il modo per vedersi allo specchio di tempi già passati, eppure vicini e che offrono spazio alla migliore nostalgia. Ed è l’occasione per ricordare anche questo autore lupaiolo che abbiamo sempre presente fra di noi e che ci ha lascito scritti ma soprattutto sensazioni che è bene non dimenticare.

Massimo Biliorsi