di Laura Valdesi
SIENA
Rettore del Magistrato delle Contrade Emanuele Squarci, quando lei fu eletto non c’era ancora il nuovo sindaco Nicoletta Fabio. Espresse l’auspicio di continuare con lo spirito collaborativo: è stato così?
"L’amministrazione si è insediata giusto alla vigilia della stagione paliesca per cui l’impegno è stato necessariamente quello di mandare avanti il contingente. Per programmare e parlare del futuro credo che ci metteremo al tavolo all’inizio dell’anno".
Siamo al termine dell’anno contradaiolo: quale sarà la priorità del 2024 per il Magistrato?
"Occorre fare un ragionamento importante sul rinnovo dei costumi. Le Contrade si sono mosse, costituendo una piccola commissione che aveva il carattere esplorativo per sondare le idee e buttare giù una stima, seppure grossolana, delle necessità economiche per la realizzazione. Inevitabile visto anche il contributo, certo importante anche se non sufficiente, della Fondazione Monte dei Paschi destinato a tale progetto".
Uno degli interrogativi è quello se fare un rinnovo totale o parziale dei costumi.
"Alcune Contrade nel corso degli anni hanno accantonato delle somme destinate a questa operazione che, aggiunte alla quota parte delle risorse della Fondazione Mps, potrebbero consentire già di realizzarli. Altre hanno fatto scelte diverse e incontrano maggiori difficoltà. Sono dunque più favorevoli a non cambiare molto, riadattando i precedenti costumi conservando l’oggettistica, vedi ad esempio le armature, di quelli attuali".
Il rinnovo non si può rinviare all’infinito.
"Anche perché passano sempre 2-3 anni da quando si vara il progetto e le attuali monture sono abbastanza usurate".
Quanto serve a ciascuna Consorella secondo il vostro calcolo?
"Un rinnovo completo può costare dai 150mila ai 200mila euro a Contrada. Il costo dei materiali da impiegare è aumentato".
Costumi una priorità ma non la sola: c’è la questione del Dpcm a cui stanno lavorando tre ministeri trasformando in norma definitiva l’ordinanza Martini.
"Ci sono state riferite sensazioni moderatamente positive da parte di chi era presente all’incontro a Roma, anche le attese sono cautamente ottimistiche. Al di là delle indiscrezioni il Magistrato non ha nulla di ufficiale".
C’è poi il percorso, in dirittura d’arrivo, affinché il Palio diventi patrimonio culturale dell’Italia.
"A tale riguardo la prossima settimana sarà a Siena il fotografo inviato dal Ministero per fare un sopralluogo propedeutico allo scatto delle immagini ufficiali degli oggetti che ciascuna Contrada ha proposto come rappresentativi della propria essenza. Per alcuni bisognerà valutare come muoversi, magari nel caso di bandiere molto antiche conservate nelle teche di vetro. Dopo il sopralluogo tornerà per le foto ufficiali necessarie per concludere il procedimento. I tempi? Avevamo parlato dell’autunno, arriveremo all’inverno. Rergistro comunque una buona volontà sia da parte del ministero che della soprintendenza".