Palio, le mosse di Milani: "Così ho riorganizzato la scuderia"

Mantenuto il parco cavalli da Piazza guardando al futuro. Arriva Sebastiano Murtas, detto Grandine

MIlani e Fabrizio Brogi con Porto Alabe nell'Entrone (foto Di Pietro)

MIlani e Fabrizio Brogi con Porto Alabe nell'Entrone (foto Di Pietro)

Siena, 17 novembre 2020 - E’ il mese in cui iniziano ad arrivare i cavalli comprati in Sardegna, quello di novembre. Ma è come se la pandemia avesse dato un colpo di spugna al brulichio di proprietari nelle scuderie. Solo una sensazione. La passione resta. E in tempi di crisi gli addetti ai lavori, anzi, si riorganizzano e pianificano le mosse.

"Cosa succede? Ci sono tante novità. Abbiamo deciso di investire per il futuro e di mantenere il più possibile il parco cavalli d’esperienza. Per quanto riguarda il protocollo equino ovviamente Violenta da Clodia, Ungaro, Una per tutti, Viemmidietro, naturalmente il plurivittorioso Porto Alabe, per citarne alcuni", spiega Massimo Milani. Che è una fucina di idee. Ed è riuscito anche a portare a scuderia, per la stagione 2021, un nome a cui ambiva da tempo: Sebastiano Murtas, in arte Grandine. Che andrà ad aggiungersi ad Alessio Bincoletto.

"Sono felicissimo per questa collaborazione con Massimo – conferma il fantino che adesso si trova in Sardegna –; la mattina andrò a montare da lui e anche nelle corse. Ha un bel parco mezzosangue, credo che sia importante per me. Non abbandono tuttavia la mia scuderia, anche se ovviamente con meno soggetti".

Un paio di nomi nuovi per il protocollo sono arrivati, ma ci sono anche quattro puledri. Si guarda al futuro.  Uno è nato qui, tre invece in Sardegna. Uno è fratello di Istriceddu per mamma. Sto finendo proprio adesso di domare l’ultimo. Ho anche messo su le fattrici: ci devono nascere cinque puledri se tutto fila liscio. 

Anche i proprietari sono nuovi? Chiaramente resta la famiglia Westerman, Fabrizio (Brogi, ndr) e Massimo Leonini. Poi sono tutti nuovi. Ed anche un paio di ragazzi, peraltro di due Contrade avversarie, si divertono a darmi una mano. Vengono il pomeriggio, hanno passione di avvicinarsi a questo ambiente in punta di piedi. Un amore che va coltivato.

Un lavoro importante visto che non si corre e che anche la prossima stagione ad ora è difficile da immaginare.  Intendo farmi trovare pronto ad ogni evenienza. Nel senso che se questa situazione di stallo si prolungasse nel tempo ci saranno le nuove generazioni che vengono avanti, altrimenti i cavalli d’esperienza in scuderia non mancano».

E dovendo sognare appunto, di rivedere il tufo in Piazza nel 2021, c’è da attendersi che si vada a scegliere l’esperienza. L’importante sarebbe fare il Palio perché vorrebbe dire che ci sono le condizioni ed è tutto alle spalle. Certo, credo che per le Carriere si punterà sui nomi esperti, le chiacchiere a bordo pista negli appuntamenti dell’eventuale Protocollo ritengo che peserebbero di meno sulla scelta dei dieci» 

Anche Milani guarda all’ippodromo? Chiaro che se si dovesse restare fermi due anni, dunque anche tutto il 2021, sarà importante orientarsi in questa direzione. Violenta, per esempio, corre fra dieci giorni a Pisa. Le persone tengono il cavallo per la gioia di vederlo galoppare. Sempre più difficile trovare chi punta solo sul mezzosangue da Piazza.

Il Palio e anche gli ingaggi usciranno ridimensionati da questa pandemia? Dal nostro punto di vista non cambia niente. Più ridimensionati di così! A livello economico non ci sono ristori. Ma la nostra categoria è abituata a sopravvivere.

Gli ingaggi... Il cavallo buono va pagato per il suo valore. Per quanto riguarda i fantini si tratta di un problema loro.