Palio, i mangini donano aiuti alle suore di San Girolamo

Consegneranno latte, pasta e pelati comprati con una raccolta di fondi

I mangini vittoriosi del 2019

I mangini vittoriosi del 2019

Siena, 10 ottobre 2020 - Ogni promessa è un debito. Parte dei soldi raccolti grazie alla cena nel Cortile del Podestà sarebbe stata destinata alla beneficenza, avevano annunciato i mangini vittoriosi nel 2019 di Giraffa e Selva che avevano organizzato l’evento. Perché le Contrade nel dna recano scritta la parola solidarietà. E i tenenti, anche se si occupano soprattutto delle strategie paliesche, hanno sentito la necessità di compiere un gesto che guardasse al momento attuale. Che impone di fare squadra e cercare di superare, tutti insieme, le tante difficoltà. Così, stamani alle 9, i mangini di Giraffa e Selva si trasformeranno in una sorta di Babbo Natale e busseranno alla porta delle suore, a San Girolamo, per consegnare i prodotti acquistati con il denaro della cena nel Cortile del Podestà. Arriveranno circa 100 chili di pelati, altrettanti di pasta e almeno cento litri di latte.  «Sono contentissima quando arrivano questi doni – spiega Suor Nevia –, prima di tutto perché si genera generosità. E’ bello poter pensare agli altri. E poi per me rappresenta provvidenza che utilizzeremo sia per la mensa dei poveri che per aiutare le famiglie. Qui distribuiamo i generi di prima necessità a tante persone che in questo momento non hanno denaro per acquistarli». Un grande lavoro quello svolto dalle suore di San Girolamo a cui Siena è particolarmente affezionata. Almeno una quarantina i nuclei familiari che ricevono un sostegno importante per andare avanti. E che sono profondamente grati alle religiose. «Ma sono convinta – prosegue suor Nevia – che il numero sia ancora più elevato. Molti non si fanno avanti, provano magari un pizzico di vergogna ad ammettere di trovarsi in una fase delicata. Invece sarebbe importante intercettarli e, magari, agire come già avviene nel caso di alcune famiglie, dove siamo noi a fare le visite in maniera discreta ed educata». Ammette di aver registrato necessità accresciute rispetto allo scorso anno. «La gente è più triste, arrabbiata. E manca spesso la fede che deve sorreggerci. A volte dalle difficoltà – rilancia – possono nascere delle opportunità. Ma adesso devo andare. C’è un signore che ha bisogno di noi».