Palio, il Consorzio compie 40 anni Ok al bilancio entro il 30 giugno

L’Ente dovrà presto rivedere anche la rosa dei componenti del consiglio di amministrazione. Lo statuto prevede infatti che la maggioranza di essi deve rivestire la carica di priore

di Laura Valdesi

SIENA

Rettore del Magistrato rinnovato nella continuità visto che è rimasto al timone l’uscente Claudio Rossi. E la deputazione è stata formata. A breve – anche se non seduta stante visti i problemi causati dalla pandemia che costringe ancora a lungo in zona rossa e dunque alla rarefazione dei contatti – si renderà necessario un aggiustamento degli equilibri all’interno del Consorzio tutela del Palio di cui Gianni Morelli del Bruco resta saldamente presidente. Nessun problema interno, sia chiaro. Anzi, forse mai come adesso è stata trovata la quadra giusta per garantire fluidità e tempestività dell’azione. I componenti del cda sono affiatati e competenti, ciascuno riesce a dare un apporto prezioso. Compreso, come si è visto anche di recente con la vicenda della rivista ‘Elle’, l’amministratore con delega all’area immagine Fiamma Cardini. Ma c’è un articolo dello statuto dell’ente, il 18, che detta le regole del consiglio di amministrazione declinando i numeri del cda variabili da 3 a sette eletti dall’assemblea. "Al momento della nomina dell’organo amministrativo – si legge – la maggioranza dei suoi componenti deve rivestire la carica di onorando priore. Possono far parte del consiglio, oltre agli onorandi delle Contrade socie, anche persone che non ricoprono tale carica, purché la maggioranza degli amministratori sia sempre costituita da soggetti persone fisiche indicate dai soci". Ebbene, la situazione è la seguente: in carica attualmente sono appunto Morelli e i due componenti del cda Andrea Bonacci (Civetta) e Pier Luigi Millozzi (Torre). Invece la vice presidente Nicoletta Fabio, unitamente ad altri due membri del cda, Maurizio Tuliani e Simone Bari, non sono più priori. Come pure l’ad all’immagine Cardini. Sarà difficilissimo intervenire su questa compagine per riequilibrare, come impone lo statuto, in quanto è un gruppo di qualità. C’è comunque tutto il tempo. Lo stesso per l’approvazione del bilancio che, sulla base di una proroga di legge, può avvenire entro il 30 giugno prossimo.

Ma c’è anche un altro tema che il Consorzio non potrà dimenticare: nel 2021 festeggia i 40 anni di vita. "La prima causa promossa a difesa dell’immagine delle Contrade e del Palio a risale al 1977, quando, per decreto del Pretore di Asti, furono sequestrate cartoline che pubblicizzavano ‘Asti Medievale’ usando indebitamente riproduzioni di alfieri del Corteo Storico. In questa, come in altre cause dello stesso periodo, si trattava soprattutto di tutelare l’immagine di talune persone fisiche oltre che degli stemmi, emblemi e colori delle Contrade, delle quali era comunque già acquisita la natura di persone giuridiche di antico diritto. Da una lungimirante idea di Guido Iappini, – si legge nel sito del Ctps – allora Rettore del Magistrato delle Contrade, nel giugno 1981 nasce il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena come società cooperativa a responsabilità limitata e quindi, tra l’altro, iscritto alla Camera di Commercio".